rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Aversa

Tensioni nell'ultimo Consiglio, Di Virgilio: "Un teatro dell'assurdo, dimettetevi"

L'ex consigliere comunale si scaglia contro l'amministrazione del sindaco Golia: "Quanto accaduto è il risultato di un anno di mandato dove si è registrato il nulla assoluto"

"Il teatro dell'assurdo". Così l'ex consigliere comunale di Aversa Francesco Di Virgilio definisce l'ultima seduta consiliare, durante la quale a farla da padrona sono state le tensioni nella maggioranza del sindaco Alfonso Golia sull'approvazione di quattro debiti fuori bilancio e la nomina del nuovo presidente del collegio dei revisori dei conti. "Una serie ripetuta di botta e risposta tra il sindaco Golia e la sua maggioranza - aggiunge Di Virgilio - Dialoghi e decisioni improvvisate e senza senso politico, capaci di suscitare il 'sorriso amaro di migliaia di cittadini che li guardavano esterrefatti in diretta streaming".

"Il sindaco, inesperto ed incapacie a gestire la situazione politica, ha tentato di bloccare la sua maggioranza con una fantomatica pregiudiziale ed è andato sotto con i numeri in Consiglio - sottolinea l'ex consigliere comunale - Cose da pazzi nel manicomio comunale fatto riaprire nell'ultima tornata elettorale. A quel punto chiunque con un briciolo di dignità politica dignitosamente avrebbe dovuto rimettere il suo mandato e dimettersi. Ma quanto accaduto non è che la risultante del bilancio di un anno di mandato elettorale dove i cittadini hanno registrato il nulla assoluto. Metà dell’esecutivo bocciato e rimandato a casa e gran parte della maggioranza stanca dell'immobilismo decisionale del sindaco. Un'amministrazione che arranca da tutte le parti incollata disperatamente alla miracolosa poltrona e alla ricerca di un salvagente gettato da qualche responsabile della minoranza o da qualche doppiogiochista che proverà ad alzare l'asticella delle richieste prima del prossimo bilancio da approvare nel mese di luglio, sennò tutti a casa".

"Ad un anno esatto di mandato sono pochi quelli che ci credono ancora o che fingono di farlo solo per interesse e squallido tornaconto - continua Francesco Di Virgilio - I cittadini rivogliono le chiavi della città. Il cambiamento promesso, giurato, sbandierato non c'è stato nemmeno nei modi oltre che nella sostanza. Dodici mesi di incapacità organizzativa, operativa, decisionale e di comando. Avrebbe dovuto salvare Aversa, magari anche sbagliando, ma ha preferito non fare nulla. Avrebbe potuto terminare i lavori al mercato ortofrutticolo durante la pandemia, quando erano concesse solo le attività di interesse pubblico, invece ha preferito allietarci con scimmiottesche ed inutili dirette filogovernative, farcite di promesse non mantenute e lacrime di coccodrillo: addio bonus spesa per tante famiglie e i loro figli. Si è circondato di una squadra che avrebbe dovuto rivoltare la città come un calzino e che invece si è rivoltata da sola contro di lui. Hanno tradito la giustizia e ignorato la legalità a più riprese. Tra fughe, dimissioni, abbracci fasulli e addii al veleno, si sono ritrovati a fare il solito giochino che tanto avversavano quando si mostravano paladini della trasparenza dai banchi dell'opposizione".

"Hanno scelto di rimanere in equilibrio precario, tra un nome nuovo, una casella lasciata vuota in giunta ed un inutile incarico ad un avvocato costato 3mila euro per giungere a nulla: intanto Aversa sprofonda tra cumuli di 'monnezza' - conclude - Hanno fatto male i conti sempre, dal primo giorno. E chi non sa fare i conti prima o poi si ritrova col resto sbagliato. E adesso che i conti non tornano, che manca qualche cosa, invece di cercarla sotto ai banchi dell'opposizione, agiscano con dignità e tornino a casa. La città gliene sarà grata".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tensioni nell'ultimo Consiglio, Di Virgilio: "Un teatro dell'assurdo, dimettetevi"

CasertaNews è in caricamento