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E' ufficiale: via libera alle consegne a domicilio per pizzerie, ristoranti, pub, pasticcerie e gelaterie

De Luca ha firmato l'ordinanza: si parte lunedì, ecco gli orari. Apertura part-time anche per cartolerie e librerie. Supermercati chiusi nel pomeriggio del 25 aprile e domenica 26

Ora è ufficiale: da lunedì 27 aprile ripartono in regione Campania le consegne a domicilio.

L’ordinanza del presidente Vincenzo De Luca, attesa da oltre 12 ore, è arrivata ad ora di pranzo: “Dal 27 aprile 2020 e fino al 3 maggio 2020 - si legge - ferme restando le misure statali e regionali vigenti e fatta salva ogni ulteriore disposizione in considerazione dell’evoluzione della situazione epidemica, a parziale modifica delle disposizioni di cui all’ordinanza n.32 del 12 aprile 2020, su tutto il territorio regionale: sono consentite le attività e i servizi di ristorazione - fra cui pub, bar, gastronomie, ristoranti, pizzerie, gelaterie e pasticcerie - esclusivamente, quanto ai bar e alla pasticcerie, dalle ore 7,00 alle ore 14,00, gli altri esclusivamente dalle ore 16,00 alle ore 22,00, per tutti con la sola modalità di prenotazione telefonica ovvero on line e consegna a domicilio e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie nelle diverse fasi di produzione, confezionamento, trasporto e consegna dei cibi e salvo l’obbligo di attenersi alle prescrizioni di cui al successivo punto 2”.

Inoltre sono consentite le attività di commercio al dettaglio di articoli di carta, cartone, cartoleria e libri, esclusivamente dalle ore 8 alle ore 14 “con raccomandazione di adottare misure organizzative atte a promuovere la modalità di vendita con prenotazione telefonica ovvero on line e consegna a domicilio”.

Il presidente De Luca ha inoltre disposto la chiusura di supermercati e tabacchi (restano aperte farmacie e parafarmacie, edicole e distributore di carburanti) dal “pomeriggio del 25 aprile, nella giornata del 26 aprile e nella giornata del 1 maggio. Il mancato rispetto delle misure di contenimento e prevenzione del rischio di contagio di cui al provvedimento comporta, l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria (pagamento di una somma da euro 400 a euro 3.000) nonché, per i casi previsti, di quella accessoria (chiusura dell'esercizio o dell'attività da 5 a 30 giorni)”.

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