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La ditta di rifiuti nel mirino del sindaco chiede l'apertura di un nuovo impianto

La richiesta della Ecopartenope (che ha ottenuto la sospensione dell'ordinanza di chiusura) per l'impianto di Marcianise al vaglio della conferenza di servizi

Arriverà nella conferenza di servizi in programma domani, giovedì 10 gennaio, la decisione sulla richiesta di autorizzazione integrata ambientale presentata dalla ditta Ecopartenope per l’installazione nella zona Asi di Marcianise di un impianto di smaltimento e recupero di rifiuti pericolosi, con capacità di 10 tonnellate al giorno.

Una vicenda sulla quale si era già espresso negativamente il sindaco di Marcianise Antonello Velardi, che nel luglio scorso aveva anche firmato una ordinanza di chiusura della ditta per le anomalie riscontrate da vigili del fuoco e Arpac nell’impianto. Nel capannone, come rivelò il primo cittadino, “erano stoccati rifiuti in quantità 11 volte superiore a quella consentita. I vigili del fuoco hanno trovato impianti antincendio o danneggiati o incompleti, comunque non funzionanti per i volumi stoccati”. “Nel passato – aveva inoltre denunciato Velardi - la Ecopartenope è stata oggetto di importanti inchieste della magistratura. Ora è nelle mani di un amministratore di Frattamaggiore. Tratta rifiuti di tutti i tipi, aveva addirittura chiesto l'ampliamento, contro cui ci siamo opposti in modo intransigente”.

In realtà, l'ordinanza sindacale fu poi sospesa dal Tar Campania con un ricorso presentato d'urgenza dagli avvocati della società. Il provvedimento fu adottato l’11 settembre 2018 con ordinanza della Quinta Sezione che ha rinviato a giugno di quest’anno la trattazione nel merito della vicenda.  Motivando la decisione, il Tar sostenne che “i poteri ordinari in materia sono rimessi alla Regione Campania, la quale, destinataria dei rapporti dell’Arpac e dei vigili del fuoco, si è limitata a diffidare l’interessata a regolarizzare la propria situazione”.

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