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Il comando dei vigili urbani nella villa dell'imprenditore del clan

La giunta manifesta la volontà di trasferire la municipale nel bene confiscato

Il comando della polizia municipale all'interno di un bene confiscato alla criminalità organizzata. E' questa l'idea messa nero su bianco dalla giunta comunale di Capodrise che ha inoltrato all'Agenzia Nazionale per i Beni Confiscati l'interesse ad acquisire al patrimonio indisponibile del Comune una villetta a più piani in traversa San Donato, nella zona 167, confiscata all'imprenditore Nicola Negro, ritenuto dagli inquirenti vicino al clan Belforte. 

All'interno dell'atto deliberativo dell'esecutivo cittadino è stato manifestato l'interesse a "utilizzare il bene suindicato da destinare a finalità istituzionale, in particolare a sede del Comando di Polizia Municipale di questo ente". Adesso la palla passa agli uffici comunali per completare l'iter di acquisizione del bene. 

Lo scorso mese di agosto la Cassazione aveva confermato la confisca milionaria ai danni dell’imprenditore di Macerata Nicola Negro ed ai suoi familiari perché considerati vicini al clan Belforte di Marcianise. Gli ermellini avevano dato conferma all’impianto accusatorio che portò la Dda a mettere i sigilli a beni per cinque milioni di euro, a Sessa Aurunca, Portico di Caserta e Capodrise che erano nelle disponibilità di Negro (proprietario di negozi di pellami e calzature) e della famiglia.

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