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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Coldiretti lancia il comitato per combattere il bracconaggio

L'obiettivo è quello di tutelare la biodiversità e combattere il bracconaggio

Si è tenuta ieri sera, presso l'ufficio di Coldiretti di Vairano, la prima riunione organizzativa del comitato agri-venatorio della provincia, voluta da Coldiretti Caserta per avviare sul territorio il primo nucleo di un progetto nazionale. Coldiretti infatti ha lanciato la costituzione dell’associazione AB Agrivenatoria Biodiversitalia che si pone l’obiettivo di sviluppare il patrimonio di biodiversità, valorizzando l’immagine ed il ruolo delle imprese e delle attività faunistiche-venatorie nell’economia dei territori, nella tutela dell’ambiente e del paesaggio e nella promozione dei valori di solidarietà sociale, sia a livello nazionale che locale, al fine di promuovere i vantaggi derivanti da un’attività sostenibile e moderna, sensibilizzando le nuove generazioni e avvicinarle ad una visione integrata e sinergica dell’agricoltura, della natura e della caccia.

“Tra le finalità che vogliamo perseguire – dichiara Giuseppe Miselli, direttore di Coldiretti Caserta – c’è il contrasto al fenomeno del bracconaggio, una pratica illegale che crea danni all’ambiente, mette a repentaglio l’incolumità delle persone e allontana la possibilità di un dialogo costruttivo tra agricoltori, cittadini e cacciatori. Vogliamo contribuire a mettere ordine alla gestione di un’attività riconosciuta dalle norme vigenti, rompendo un isolamento che non fa bene alla valorizzazione del territorio. Oltre a praticare un’attività che aiuti gli equilibri della natura, abbiamo la necessità di trasparenza e sicurezza alimentare nell’uso delle carni di selvaggina. Solo così potremo affrontare e risolvere i problemi”.

Tra le azioni previste dell’associazione agrivenatoria c’è la sensibilizzazione delle nuove generazioni mediante attività da organizzare in collaborazione con gli istituti scolastici, volte all’accrescimento della formazione di studenti e di insegnanti a contatto con esempi reali di tutela della biodiversità. Ma anche la strutturazione di una rete di Enti, Università ed Istituzioni per la creazione e lo sviluppo di progetti scientifici e didattici che valorizzino il ruolo di patrimonio di biodinamicità che le imprese faunistiche e venatorie costituiscono.

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