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Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità Teverola

Centri estivi, bufera sul dirigente: "Disattese direttive del Commissario. Si dimetta"

Teverola Sostenibile invoca le dimissioni di Schiavone: "Avviso non pubblicato ma associazioni invitate senza criteri"

Il movimento politico "Teverola Sostenibile" mette nel mirino il dirigente Massimiliano Schiavone e ne chiede le dimissioni. A scatenare l'ira dell'associazione il bando per i "Centri Estivi".

Lo scorso 11 agosto, il commissario prefettizio Francesco Montemarano, con i poteri della giunta comunale, ha demandato al dirigente con delega ai Servizi per la Persona di procedere alla pubblicazione di un avviso pubblico "finalizzato all’acquisizione, da parte degli operatori economici e del terzo settore operanti nel territorio di Teverola, delle manifestazioni di interesse per la realizzazione delle iniziative aventi ad oggetto l’implementazione di attività ludico-ricreative e sportive per la realizzazione del programma Estate a Teverola 2023". Un progetto che prevede da un lato "attività ludico ricreative" con "laboratorio sportivo e laboratorio di teatro, musica e tradizione" rivolto ai ragazzi e alle ragazze dai 3 ai 14 anni; dall'altro un "Summer Camp" da svolgere in impianti sportivi con piscina e rivolto ai ragazzi di età compresa tra i 7 ed il 16 anni. Eventi a cui hanno chiesto di partecipare nel complesso ben 109 famiglie di Teverola.

Tuttavia, anziché pubblicare avvisi (come espressamente richiesto dal Commissario), il dirigente avrebbe "selezionato direttamente e senza criteri" invitando alcune associazioni del territorio - come appreso dall'ex consigliere comunale Alfonso Fattore - a partecipare alla selezione. "Sapevamo che amministrare Teverola non sarebbe stato facile e che il Commissario si sarebbe trovato di fronte a molte sfide, ma non pensavamo che sarebbe stato costretto a vigilare sui singoli Responsabili visto che, appena il Commissario si allontana, agiscono in modo contrario alle sue direttive - si legge in una nota - Riteniamo che questa pratica non sia equa, poiché perpetua un modello che ha caratterizzato un modo di fare bocciato dalla maggioranza della politica in Assise. Pertanto, chiediamo una revisione delle procedure affinché seguano pedissequamente l'indirizzo del Commissario (visto che all’albo non è stato pubblicato alcun avviso) e per evitare che chi vinca le selezioni sia legato ad ex amministratori. Sia ben chiaro: noi non abbiamo nulla contro le persone, contestiamo i modi di fare. Il Comune deve servire i cittadini, non la politica politicante".

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