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Venerdì, 26 Aprile 2024
Attualità Sessa Aurunca

Il ponte Morandi e la centrale nucleare: il filo che collega Genova a Caserta

L'ingegnere che ha costruito il viadotto Polcevera è stato il progettista dell'impianto del Garigliano

C’è un filo che collega la tragedia del viadotto Polcevera di Genova, dove il crollo di una consistente parte della struttura ha provocato la morte di 38 persone, e la provincia di Caserta. È l’ingegnere Riccardo Morandi, progettista del ponte in cemento armato crollato in Liguria e anche della centrale nucleare del Garigliano, a Sessa Aurunca.

L’impianto elettronucleare venne costruito nel 1959, su progetto proprio di Morandi, dalla Società Elettronucleare Nazionale: una struttura avveniristica che con la caratteristica sfera bianca domina la piana del Garigliano, inserita anche nel patrimonio architettonico dal Mibact.

I PROBLEMI E LA CHIUSURA

Una storia però fatta anche di incidenti, come quello del guasto ad un generatore di vapore nel 1978. Una problematica che portò l’Enel, società che subentrò alla vecchia proprietà dal 1965, a disattivare l’impianto definitivamente il 1 marzo 1982 ritenendo antieconomici i costi della sua riparazione vista la poca vita residua della centrale. Una scelta che anticipò anche il referendum nazionale sul nucleare del 1987, indetto sulla scia del disastro di Černobyl dell’anno precedente.

LA DISMISSIONE

Attualmente l’impianto nucleare del Garigliano è in mano alla Sogin, società che cura la bonifica e la dismissione delle quattro centrali italiane. Lo scorso novembre la Sogin ha provveduto allo smantellamento del camino dell’impianto, alto circa 100 metri. L’opera di dismissione dovrebbe essere completata entro il 2026.

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