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Il caso del film 'La Casalese', anche l'ex sindaco si oppose alle riprese

La battaglia per il 'romanzo criminale' firmato dall'ex moglie del boss della Banda della Magliana

Mentre il caso della presentazione è ancora sul tavolo del ministro dell'Interno Matteo Salvini dopo che il deputato del Movimento 5 Stelle Raffaele Trano ha sollevato il problema, emergono nuovi particolari sul ‘romanzo criminale’ firmato da Antonella D’Agostino, ex moglie del boss della Banda della Magliana Renato Vallanzasca.

Quando iniziarono le riprese, nel 2015, proprio a Mondragone, città di residenza della scrittrice, si creò una furente polemica visto che nessuno, da parte del Comune, aveva rilasciato alcuna autorizzazione. Fu proprio il sindaco dell’epoca Giovanni Schiappa ad inviare una lettera alla casa di produzione (che aveva chiesto l’autorizzazione dopo aver già invaso la città) che ebbe però una risposta piccata.

“Non si può instaurare - scrisse nel 2015 Schiappa - un rapporto di collaborazione con chi si pone nei confronti dell’istituzione in modo alquanto discutibile (avevano affermato di aver avuto un contatto diretto col sindaco, mai dimostrato, nda) oltre che per il fatto che non risultano chiare né la trama del film né tantomeno le scene che dovrebbero essere girate a Mondragone”.

Il film intitolato ‘La Casalese’ è però stato girato lo stesso, ora resta da capire se si riuscirà a presentarlo. L'ultima parola spetta a Salvini.

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