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Bufera dopo il Consiglio, Casagiove nel cuore accusa i 2 ex candidati sindaci

Il gruppo di D'Angelo: "Russo e Melone non si preoccupano più del campo sportivo"

“Avremmo voluto confrontarci con il primo cittadino sulle questioni che sono a cuore a tutti i concittadini. Artestate, ex Termotetti, la gestione del Palazzetto e del Campo Sportivo, domande che, ancora oggi, nonostante sia passato quasi un anno, non trovano risposta, tuttavia siamo costretti a sottolineare tecnicismi che ai più probabilmente interessano poco, ma di fondamentale importanza in quanto garantiscono legalità, democraticità ed uguaglianza”. E’ la denuncia che arriva dai consiglieri comunali di Casagiove nel Cuore dopo l’ultima seduta del consiglio comunale. 

“Abbandonare l’adunanza consiliare è un atto di protesta, dettato delle innumerevoli violazioni di legge e regolamenti che l’attuale gestione politica del Comune, attua senza vergogna e limitazione alcuna -si legge in una nota del gruppo capeggiato da Danilo D’Angelo-. L’articolo 31 del Regolamento per il Funzionamento del Comune di Casagiove prescrive una norma di fondamentale importanza, che garantisce a tutti i consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza, l’esercizio dei diritti di informazione e trasparenza. Il mancato deposito della documentazione necessaria per poter liberamente e consapevolmente deliberare, da noi eccepito in Assise, rientra nei più generali atti diretti all’esercizio dell’ufficio di Consigliere Comunale e siamo rammaricati che i colleghi di maggioranza non hanno appoggiato la nostra richiesta di invalidità dell’adunanza, giacché la lesione dei diritti che si stava perpetuando riguardava tutti noi consiglieri. Con estrema tristezza possiamo solo prendere atto che ormai presso il Comune vige la mancanza di conoscenza delle norme o, peggio ancora, la volontà di non applicarle”. 

E chiosano: “Noi siamo consiglieri di opposizione per una scelta di legalità e di rispetto del voto popolare. Opposizione seria, opposizione che non si è venduta. Abbiamo, ancor prima che il diritto, il dovere di controllare e vigilare il suo operato e di questa sua pseudo maggioranza. Ci rivolgiamo dunque, anche ai colleghi Giovanni Russo e al dottor Mario Melone, entrambi candidati sindaco, i quali per anni si sono battuti per la buona gestione del Palazzetto e del Campo sportivo, ma che oggi hanno dimenticato quelle battaglie e non stanno più chiedendo e cercando chiarezza. Come mai?”.

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