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La ‘Capuanella’ torna a vivere: trovate le due tipologie del carciofo ‘scomparso’

Prelevati i carducci, Affinito: “Tra un anno ci sarà una prima produzione”

E' un giorno storico per l’agricoltura capuana: individuate le due tipologie di “Capuanella” e prelevati i carducci. L'ex assessore Loredana Affinito, alla quale non manca tenacia e volontà, ha sempre creduto nella possibilità di poter reimpiantare nei terreni degli agricoltori capuani la "Capuanella", il carciofo tipico scomparso dalle terre dell’altera Roma da molti anni: “Oggi è una giornata storica per i nostri prodotti tipici! Dopo una lunga ricerca con il Crea (Rosa Pepe) e Slow Food (Luigi Iorio) sono state individuate le due tipologie di Capuanella (olivastra e nera) e prelevato i carducci, che verranno riprodotti in laboratorio, così da avere tra un anno una prima produzione di 2000 carducci". 

"Per il melone capuanello siamo invece a buon punto - aggiunge Loredana Affinito - A settembre avremo i nostri primi 1000 meloni capuannelli prodotti da Gaetano Bellofatto. Nel frattempo attendiamo che il Comune di Capua approvi in consiglio comunale il regolamento dei prodotti a denominazione comunale di origine, che rappresenta un primo passo per la valorizzazione delle nostre produzioni tipiche (Capuanella olivastra, Capuanella nera, melone capuannello rognoso, mozzarella di bufala, formaggio Capotempo, olio di corniola, peperoncini di fiume, perella di Sant’Antonio, perella di San Giovanni)".

"Chiediamo inoltre ai nostri concittadini che ritengono di avere in campo le capuanelle o il melone capuanello estivo di segnalarlo, così da consentire al Crea di attestarne la tipicità e implementarne la produzione in laboratorio - continua - L’enogastronomia e l’artigianato di qualità costituiscono una leva fondamentale per la valorizzazione turistica e commerciale dei centri storici in quanto c’è una domanda sempre più interessata al consumo di prodotti tipici collegati alla storia e alle tradizioni locali. Il mio obiettivo è di spronare sempre più agricoltori ed artigiani ad investire sulle nostre tipicità per fare un salto di qualità imprenditoriale, per una commercializzazione dei prodotti verso un mercato più ampio associato alla città di Capua. Creare i presupposti affinchè il prodotto di qualità in particolare quello agricolo da prodotto fresco, diventi trasformato, consentendo così un maggior margine di guadagno ed opportunità di lavoro per i giovani", conclude Affinito.

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