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Venerdì, 26 Aprile 2024
Attualità Casal di Principe

L’ex pm nemico dei Casalesi lascia l’Autorità anticorruzione

Raffale Cantone ufficializza in una lettera l’addio all’Anac. Fece condannare i boss della camorra

Raffaele Cantone lascia l’Anac. Il magistrato, dal 2014 in aspettativa, guidava da cinque anni l’Autorità nazionale anticorruzione. L’addio è stato dato dallo stesso Cantone in una lettera pubblicata sul sito dell’Anac: “Sento che un ciclo si è definitivamente concluso, - si legge nel testo - anche per il manifestarsi di un diverso approccio culturale nei confronti dell'Anac e del suo ruolo”.

Per Cantone dovrebbero quindi riaprirsi le porte della magistratura, all’Ufficio del massimario presso la Corte di Cassazione. Già nei mesi scorsi l’ormai ex presidente dell’Anac aveva presentato al Csm la candidatura per un incarico direttivo presso tre uffici giudiziari. L’annuncio dell’addio all’Anac è arrivato però soltanto oggi, dato che “nelle ultime settimane le dolorose vicende da cui il Csm è stato investito hanno tuttavia comportato una dilazione dei tempi tale da rendere non più procrastinabile una decisione”.

"Assistere a quanto sta accadendo, senza poter partecipare concretamente al dibattito interno - scrive Cantone nella lettera - mi appare una insopportabile limitazione, simile a quella di un giocatore costretto ad assistere dagli spalti a un incontro decisivo: la mia indole mi impedisce di restare uno spettatore passivo, ancorché partecipe”.

Il nome di Cantone è indissolubilmente legato alle prime inchieste sui clan dei Casalesi, dal 1999 era entrato come pm nella Direzione distrettuale antimafia della Procura di Napoli, di cui ha fatto parte fino al 2007. Le indagini che ha coordinato in quel periodo portarono alle condanne all’ergastolo di Francesco Schiavone, detto Sandokan, Francesco Bidognetti, detto Cicciotto 'e Mezzanott, Walter Schiavone, detto Walterino, e Augusto La Torre.

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