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Tensione nel cantiere rifiuti, dipendente licenziato per presunti 'atti intimidatori'

La Falzarano licenzia il dirigente della Fiadel Giovanni Guarino: avrebbe esercitato attività intimidatorie nei confronti dei suoi colleghi

Scoppia la tensione nel cantiere di igiene urbana di Capua. Il dirigente dindacale della Fiadel, Giovanni Guarino, è stato licenziato dalla ditta dei rifiuti Falzarano dopo 23 anni di servizio. Lo si apprende da una nota diffusa dalla stessa Fiadel che prende le difese del suo rappresentante: "Si è sempre contraddistinto per il suo impegno sindacale, in particolar modo per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Giovanni Guarino ha sempre rivendicato per sé e per i suoi colleghi che i diritti individuali dei lavoratori non possono essere calpestati, soprattutto il diritto alla salute, ed ha di conseguenza segnalato le situazioni di rischio nel luogo di lavoro, con denunce scritte all'azienda. Nell’ultima, in ordine di tempo, denunciava il pagamento discriminatorio delle retribuzioni, quando il cantiere di Capua venne escluso dai pagamenti degli stipendi, pervenuti poi in ritardo rispetto ad altri cantieri, poi successivamente chiedeva un incontro all’azienda per discutere le incongruenze retributive emerse nei cedolini paga consegnati in notevole ritardo ai lavoratori e dovute principalmente al mancato o errato riconoscimento di istituti contrattuali, richiesta inevasa che portava inevitabilmente alla proclamazione di una prima giornata di sciopero".

"Tale impegno - spiega la Fiadel nella nota - ha scatenato l’ira della Ecologia Falzarano, attualmente in fallimento con esercizio provvisorio, che, all’indomani della proclamazione dello sciopero, ha sollevato una contestazione disciplinare, dai contenuti generici, richiamando una comunicazione pervenuta dal comandante dei vigili urbani di Capua, peraltro ricevuta in data 22 gennaio 2021 e annunciata al dipendente solo il 4 febbraio 2021, nella quale avrebbe scritto che 'Guarino esercitava attività intimidatorie nei confronti dei suoi colleghi'. La Falzarano però, nonostante abbia ricevuta una risposta dettagliata alla contestazione, incurante delle palesi incongruenze inconciliabili con lo Statuto dei Lavoratori ha alzato il livello dello scontro e, per dare un esempio agli altri lavoratori, ha sanzionato il lavoratore con il licenziamento per giusta causa".

Secondo la Fiadel "il comportamento della società Falzarano assume i contorni di un vero e proprio agguato e si palesa quale evidente discriminazione nei confronti di tutti quei dipendenti che reagiscono ai soprusi e rivendicano quei diritti minimi ancora riconosciuti dalla legge. Del resto la Falzarano, ha dimostrato negli anni di essere avvezza a non rispettare né leggi né regole, certificate peraltro dalle numerose istanze mosse dalla Fiadel, ma anche delle penali che sistematicamente il Comune di Capua determina mensilmente alla società, dal febbraio 2016 ad ottobre 2020. Infatti in questi anni ha tentato più volte di silenziare il sindacalista, venendo sempre sconfitta nelle aule dell’ispettorato del lavoro".

"La Ecologia Falzarano stia pur certa che Giovanni Guarino e gli altri due lavoratori licenziati ingiustamente non saranno lasciati soli e che la Fiadel attiverà tutta la propria struttura legale per difendere adeguatamente il proprio rappresentante, ed i lavoratori coinvolti anch’essi associati alla Fiadel. Nelle prossime ore sarà trasmesso alla società un documento unitario al quale parteciperanno anche altre organizzazioni sindacali per chiedere l’immediata revoca dei licenziamenti ed il reintegro dei lavoratori, diversamente saranno avviate incisive forme di protesta sindacale in difese degli interessi dei lavoratori", conclude la Fiadel nella nota.

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