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Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità Santa Maria Capua Vetere

Dalle 'bullette' del banco accanto agli indifferenti alla scuola: il focus del Righi sul bullismo

Il monitoraggio presentato durante il convegno in occasione della giornata mondiale contro la nuova piaga giovanile. Convegno su aspetti legali e psicologici con gli studenti

Studentesse che frequentano la stessa scuola e che pongono in essere atti di bullismo prevalentemente in classe o nei corridoi dell'istituto. Questo il profilo del "bullo" che viene fuori dal dossier, effettuato dai team bullismo ed emergenza, dell'Isiss Righi-Solimena di Santa Maria Capua Vetere. I dati sono stati presentati nel corso dell'iniziativa, dal titolo "Quando il bullismo diventa stalking scolastico", svolta all'Ipsia Righi in occasione della giornata mondiale contro il bullismo ed il cyberbullismo. 

Gli "indifferenti" alla scuola, il 3% non ha amici

Nei giorni scorsi 343 studenti della scuola, 232 dell'istituto professionale e 111 che invece frequentano il liceo Artistico, hanno risposto ad un questionario. Ne viene fuori un vero e proprio dossier per monitorare un fenomeno che spesso degenera in episodi di violenza fisica, come accaduto nel caso degli ultimi episodi di Milano e Varese. Tra i dati che hanno destato maggiore preoccupazione nella comunità scolastica del Righi-Solimena la percezione della scuola da parte degli studenti. Per 126 su 339 andare a scuola, infatti, sarebbe "indifferente" mentre a 130 piace (o piace molto). Altro dato interessante quello relativo ai rapporti tra gli studenti: il 3%, infatti, ha dichiarato di non avere amici a scuola mentre il 5% ha una sola persona "amica". Una solitudine riscontrata anche da episodi in cui studenti e studentesse si sono sentiti esclusi: capita 2 o 3 volte al mese al 3% degli allievi mentre per il 7% ha ammesso di sentirsi ignorato più volte al mese. 

Gli episodi di violenza

Non manca un'analisi su episodi di violenza, fisica o psicologica. L'1% degli intervistati ha ammesso di aver subito maltrattamenti fisici cadenzati (1 volta a settimana o 2 o 3 volte al mese) mentre il 2% ha detto di aver subito condotte violente più volte al mese. Danni che si estendono anche alle cose, dagli zaini agli smartphone: il 4% ha subito danneggiamenti alle proprie cose due o 3 volte al mese, il 5% più volte al mese, mentre per il 25% è capitato una o due volte. Una violenza che può anche essere psicologica: il 26% degli studenti almeno una volta è stato vittima di voci false o offensive sul proprio conto, al 3% succede due o tre volte al mese. 

I bulli del banco accanto: la maggioranza è "rosa"

Tra gli altri dati presentati, emerge che per il 45% degli intervistati i protagonisti di atti di bullismo frequentano la stessa classe mentre il 7% ha paura di rivelarlo. Il 38% degli intervistati, inoltre, ha ammesso di essere stato vittima di bullismo da parte di una ragazza o più ragazze (16%). Episodi che si verificherebbero in classe (36%), nei bagni (8%) o nei corridoi della scuola (12%). Da segnalare che per il 19% dei casi, gli episodi di bullismo avverrebbero durante la lezione. Gli studenti hanno dichiarato di aver assistito, negli ultimi due mesi, a episodi di bullismo più volte a settimana (4%) o una o due volte nella loro vita (27%). Tra gli episodi a cui hanno assistito anche minacce (13%), percosse (16%), offese (33%). Il 39% degli intervistati ha chiarito di non averne parlato con nessuno. 

Il dossier della scuola sul fenomeno del bullismo

L'iniziativa con gli esperti

Il monitoraggio è stato presentato a margine di un'iniziativa nell'aula magna dell'Ipsia Righi. Dopo i saluti istituzionali della dirigente scolastica, Alfonsina Corvino, moderati dalla docente Maria Giovanna Pellegrino, si sono susseguiti gli interventi dei vari relatori - l'assessora Annamaria Ferriero, la presidente dell'ordine degli Avvocati Angela Del Vecchio, le docenti Carmela Raso e Ombretta Porfidia, l'avvocato Francesca Della Ratta, presidente dell'associazione DifferenteMente, la psicologa Simona Russo, della stessa associazione, il giornalista Attilio Nettuno, responsabile della redazione di CasertaNews - che hanno offerto alla platea degli studenti un focus incentrato sugli aspetti sia legali, con le implicazioni penali possibili per i ragazzi che si trasformano in bulli, sia su quelli psicologici e sociali del fenomeno. 

Il convegno all'Ipsia Righi

"Lo scopo di questo importante evento presso la nostra scuola - ha sottolineato la dirigente scolastica Corvino - è quello di sensibilizzare e prevenire episodi di violenza e per creare un clima positivo per gli studenti e la comunità scolastica. Organizzare una tavola rotonda sulla giornata mondiale contro il bullismo mostra tutto il nostro modo di andare incontro alle istanze di aiuto che arrivano spesso dai nostri studenti ed anche dalle loro famiglie. Il nostro istituto - ribadisce la dirigente scolastica - lavora tantissimo con docenti preparati e formati, per un approccio proattivo, nella promozione di un ambiente scolastico sicuro ed inclusivo, perché il mondo che sta fuori fa paura e ci spaventano anche i numerosi casi di violenza che si sono verificati sul nostro territorio durante le festività natalizie e che hanno avuto come protagonisti dei giovanissimi. Episodi che comunque possono avere ripercussioni sull'ambiente scolastico, perché i ragazzi portano in classe le loro paure che vanno superate ed esorcizzare, per migliorare la loro qualità di vita e di benessere".

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