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Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità Casal di Principe

Beni confiscati, oltre 23 milioni di euro a Comuni ed associazioni casertani

Sono 52 i progetti inseriti dalla Regione nel piano triennale per il recupero del patrimonio sottratto alla camorra

Ventitre milioni e 425mila euro a Comuni ed enti del terzo settore casertani per il recupero ed il riutilizzo dei beni confiscati alla camorra. E' questo l'importo complessivo che la Regione Campania ha inserito nel piano strategico per i beni sottratti alla criminalità organizzata 2022-2024. Un piano che prevede investimenti per complessivi 47.271.121 euro, di cui quasi il 50% quindi alla provincia di Caserta.

In linea di continuità con la prima programmazione triennale 2019-2021, come indicato dall’Osservatorio regionale sui beni confiscati, "il Piano individua obiettivi e azioni finalizzati a realizzare uno sviluppo sostenibile e inclusivo dei territori regionali attraverso il riutilizzo dei patrimoni tolti alla camorra". Con il piano, si legge nella nota di Palazzo Santa Lucia, si intende sostenere "progetti finalizzati a un riutilizzo istituzionale e sociale capace di rispondere alle specifiche esigenze dei diversi territori e al miglioramento dei servizi pubblici offerti alla cittadinanza"; "progetti finalizzati a un riutilizzo produttivo, sostenibile e inclusivo, capace di garantire il reinserimento socio-lavorativo dei soggetti cd. svantaggiati, anche rafforzando le filiere produttive e commerciali di beni e servizi realizzati grazie al riutilizzo dei patrimoni confiscati, incentivando la nascita di nuove imprese sociali e start up, lo sviluppo di forme di economia sociale e, nel caso dei terreni, azioni di agricoltura sociale e conversione al biologico e piani colturali in linea con la vocazione agricola dei territori e con i settori di eccellenza della produzione agroalimentare regionale"; "orme di sinergia e di collaborazione istituzionale tra i diversi soggetti istituzionali, sociali, economici, educativi, coinvolti, a vario titolo, nella gestione e valorizzazione dei beni confiscati"; "azioni e gli interventi volti a favorire la re-immissione nel mercato legale delle aziende sequestrate e confiscate, garantendone, dove possibile, la continuità dell’attività produttiva e i livelli occupazionali".

Tre le linee di finanziamento attivate: fondi regionali (2.857.876 euro nel casertano); fondi europei (12.913.095 euro); Poc Legalità (7.654.712 euro).  Sono 52 le progettualità inserite nel piano triennale tra cui: il Centro per l'accoglienza e l'integrazione di minori con disagio di Casal di Principe (1,5 milioni); il laboratorio artigianale per la produzione di mozzarella di bufala che faciliti l’inserimento lavorativo di donne vittime di violenza a Casapesenna (1,450 milioni); Spazi funzionali da dedicare ad attività di animazione sociale ed alla formazione di nuove professionalità nel campo della cinematografia, della musica e della cucina etnica a Castel Volturno (1milione 479mila euro); una fattoria didattica dedicata alla formazione per la produzione di mozzarella a Grazzanise (1.489.798 euro); un centro ricettivo turistico di eccellenza per la promozione culturale e paesaggistica dell’area del territorio comunale a Sessa Aurunca (1.472.531 euro). E ancora un progetto di valorizzazione del complesso edilizio confiscato destinato ad incubatore di imprese sociali e giovanili a San Cipriano d'Aversa in un bene gestito da Agrorinasce (4 milioni 470mila euro); la riqualificazione dell'ex Resit a Parete e la realizzazione di un centro di raccolta comunale (1.481.065 euro). 

I beni confiscati casertani inseriti nel piano triennale

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