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Il Palazzo ducale si 'apre' ai privati per ospitare un ristorante

Il piano del Comune: concessione di 10 anni per un incasso di 90mila euro

Un ristorante all’interno del Palazzo ducale di Parete. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gino Pellegrino ha infatti deciso di affidare i locali al piano terra del monumento paretano e questo garantirà all’Ente anche di incassare delle somme che poi potrebbero essere utilizzate per altri progetti. La concessione durerà 10 anni e il Comune ‘guadagnerà’ 90mila euro (6mila euro all’anno per i primi 5 anni e 12mila euro per i restanti 5) oltre che dare ancora più vivibilità ad un Palazzo ducale che è diventato centro nevralgico di tutte le attività amministrative e associative. La sua collocazione fa sì che esso costituisca uno dei nodi più significativi di un più ampio processo di rigenerazione urbana per il tessuto del centro storico. L’attività di ristorazione all’interno del complesso architettonico trova significato come elemento coerente e funzionale alla sua valorizzazione, collocandosi accanto alle ulteriori e diverse componenti concorrenti, quali: le strutture museali, a cominciare dal “Museo della Fragola”; la biblioteca comunale; gli incubatori di attività culturali e gli spazi aggregativi. Parte del piano nobile è stato già aperto ad eventi sia istituzionali o culturali come per iniziative ed eventi a carattere privato. L’attività di ristorazione deve, quindi, costituire un ulteriore elemento di funzionamento del complesso ed allo stesso tempo contribuire a sostenere il processo di valorizzazione e rigenerazione dell’intera area.

L’attività di ristorazione si colloca al piano terra del complesso architettonico, all’interno dell’ala settentrionale del palazzo, in spazi adatti da attrezzare ed arredare; oltre agli spazi interni è previsto l’utilizzo di alcune superfici esterne, scoperte, pertinenze recuperate del complesso. Particolari eventi, opportunamente concordati ed autorizzati, inoltre, possono trovare collocazione negli ambienti del piano nobile del Palazzo, in particolare nella Sala Maggiore.

“Il valore della concessione è di 1,2 milioni di euro – ha affermato il sindaco Pellegrino – perché il responsabile ha ritenuto che potenzialmente il ristorante potesse fatturare 120mila euro annui e cioè 10mila euro al mese. Il valore della concessione si calcola considerando il ricavo potenziale del ristorante per 10 anni”. Cosa diversa invece è il canone annuo che è stato calcolato “in 12mila euro annui. Mille euro al mese in considerazione del fatto che si tratta solo di 3 stanze con una capienza limitata. Comunque, in virtù degli investimenti che bisognerà fare per adeguare ed allestire i locali alla nuova società concessionaria si è concesso una riduzione del fitto per i primi 5 anni. Quindi solo 6mila euro l’anno per i primi 5 anni. Comunque questa è l’offerta a base di gara. I partecipanti avranno facoltà di migliorare tale offerta a vantaggio dell’ente. Ricordo che la prima gara è andata deserta perciò si sono ridotte le pretese. Tra l’altro le finalità del Comune sono anche quelle di rivitalizzare il centro storico e creare opportunità lavorative”.

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