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Sabato, 20 Aprile 2024
Attualità Marcianise

Caos rifiuti, l'opposizione si scaglia contro Velardi: "'All'Ato non ha fatto nulla in 527 giorni"

Stoccata al sindaco per il suo ruolo nella gestione del ciclo dei rifiuti dopo i roghi alla Lea e allo Stir

Non si è fatta attendere la risposta dell’opposizione alle dure accuse lanciate dal sindaco di Marcianise Antonello Velardi sulla gestione del ciclo dei rifiuti, dopo i roghi scoppiati alla Lea e al Cdr di Santa Maria Capua Vetere. Nel mirino è finito il suo ex incarico da presidente dell’Ato rifiuti della provincia di Caserta, carica che ha poi lasciato dimettendosi per protesta contro la mancata nomina del direttore generale da lui proposto.

I gruppi di opposizione (Marcianise Democratica, Sinistra e Cambiamento, Cooperazione Sviluppo Territorio, Marcianise Libera, Marcianise nel Cuore, Progettiamo il Domani, Ora, Vento di Centro) ricordano però come “sono 527 i giorni durante i quali Velardi è stato presidente dell’Ato Rifiuti di Caserta. Non si conoscono (o meglio non esistono) atti o provvedimenti che quest’ultimo abbia emesso nel corso del suo mandato per risolvere la drammatica questione dei rifiuti in Terra di lavoro. Sono note – è la stoccata dell’opposizione - solo le sue dimissioni rese dopo essere stato sfiduciato, di fatto, da tutti i componenti dell’organismo. Non vi sono atti volti a individuare, come prescrive la legge, obiettivi di qualità dell'aria ambiente volti a evitare, a prevenire o ridurre effetti nocivi per la salute umana e per l'ambiente nel suo complesso, per valutare la qualità dell'aria ambiente, per ottenere informazioni sulla qualità dell'aria ambiente come base per individuare le misure da adottare per contrastare l'inquinamento e gli effetti nocivi dell'inquinamento sulla salute umana e sull'ambiente, per mantenere la qualità dell'aria dell’ambiente, per garantire ai cittadini le informazioni sulla qualità dell'aria ambiente”.

Ma l’attacco nei confronti di Velardi è a ‘tutto tondo’: “Nessuna azione il complice dei falsari ha compiuto, come prevedeva il suo ruolo, per favorire i progetti di riduzione degli sprechi alimentari, per promuovere i progetti e le azioni volte alla riduzione della produzione dei rifiuti urbani e i progetti di riuso dei beni a fine vita, per favorire i sistemi di raccolta differenziata che garantiscono la massima differenziazione dei rifiuti ai fini del loro riciclaggio e la migliore qualità delle frazioni raccolte separatamente, quali le raccolte domiciliari di tipo porta a porta o sistemi equipollenti, per promuovere lo sviluppo dell'impiantistica collegata al riuso e al riciclaggio, per promuovere la ricerca sul rifiuto residuale al fine di modificare a monte sia la produzione dei beni non riciclabili, sia le modalità di gestione carenti di risultato e per adottare quale criterio di valutazione dell’efficacia e dell’efficienza delle politiche realizzate, il livello di riduzione dei Rifiuti urbani residui (RUR). Nulla di ciò egli ha fatto ad eccezione delle sue penose sceneggiate mediatiche. Ora come il peggiore dei Ponzio Pilato egli dà agli altri tutte le responsabilità del suo fallimento e, come nella favoletta delle due bisacce, si guarda bene dal riconoscere la sua incapacità amministrativa. Ma ciò che è più drammatico è che il complice dei falsari è sindaco da 883 giorni”.

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