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Fusaro: la Bellezza ricoperta dall'Abbandono

Bacoli - Di seguito pubblichiamo il comunicato ufficiale inviatoci dall'associazione Acherusia Palus, in relazione alla seconda passeggiata naturalistica da loro organizzata presso l'area di costa di Cuma e del Fusaro."Parcheggio auto al Lido...

Di seguito pubblichiamo il comunicato ufficiale inviatoci dall'associazione Acherusia Palus, in relazione alla seconda passeggiata naturalistica da loro organizzata presso l'area di costa di Cuma e del Fusaro.
"Parcheggio auto al Lido Fusaro. Cornetto e caffè e di corsa tutti verso la stazione di Torregaveta dove un altro folto numero dicamminatori ci aspettava per prendere tutti insieme, l'unico treno utilealle 9:48 per Marina di Licola. Circa settanta persone hanno fatto questo viaggio di circa sette minuti un po anomalo, scrutando dai finestrini ciò che andavano a visitare, fra la curiosità e lo scetticismo. Arrivati a Marina di Licola, si svuota il treno. Stazione completamente abbandonata e degradata come del resto la piazza e la strada antistante. Rifiuti dappertutto. Non usciamo, ma oltrepassiamo i binari e ci immettiamo in un sentiero che ci porta ad un primo cancello di legno facilmente oltrepassabile e ci immettiamo nella "SILVA GALLINARIA". La prima cosa che mi è venuta da chiedere è stata se qualcuno dei partecipanti era a conoscenza dell'esistenza di questo bosco. Chi lo conosceva ha risposto che sicuramente non sarebbe venuto da solo o in poche persone a fare questa visita, vista la poca raccomandabilità del luogo in tema di sicurezza. Siamo stati immersi fra lecci e pungitopo; qualche talpa, è stata avvistata una volpe. Il secondo cancello è stato superato con qualche difficoltà divertente, visto che il varco pedonale era stato chiuso. Sono stati distribuite delle piantine del percorso ed una guida omaggio della Regione Campania Servizio Foreste che illustravano le varie attività possibili nella riserva. L'avvistamento uccelli è stato impossibile dato che ne eravamo inmolti e quindi anche se silenziosi c'era troppo movimento. Comunque l'entusiasmo era alto per il piacevole luogo. All'uscita del percorso, sotto il Monte di Cuma, una capatina al tempio di Iside e poi ttraverso la Duna Costiera siamo arrivati, tagliando per uno dei lidi alla fine del percorso,alla Sponda occidentale del Lago Fusaro. Qui da poco è stato ultimato un tratto di percorso pedonale, ma già completamente invaso dalle erbacce e completamente abbandonato. I rifiuti lasciati dai pescatori la fanno da padrone. Il giorno prima siamo andati a togliere rudimentali metodi di pescafatti con bottiglie di plastica e fingendomi un ispettore ho rimproverato e raccomandato i pescatori a non abbandonare rifiuti, sia nel loro interesse e anche per non dare un brutto scenario alle persone che l'indomani sarebbero passati da là. Anche qui lo scenario è stato stupendo. Vedere la Casina Vanvitelliana dal lato opposto è stata una sorpresa per tutti. Ma perché anche questo posto è negato alla cittadinanza? Senza dei coraggiosi accompagnatori attualmente non puo' essere proprio praticato. Sulle rovine del "Casone" dove Daniela Ibello, la nostra Guida Turistica Ufficiale ci hafatto un panorama storico sulla formazione del Lago e sulla costruzionedella Casina, è terminata la nostra passeggiata e siamo ritornati al Lido Fusaro, dove complice il bel tempo, il numeroso gruppo di persone si è goduto sulle sdraio il bel sole caldo e le ottime pietanze messe a disposizione del bar del Lido Fusaro. L'emozione e la rabbia sono direttamente proporzionali. I posti sono incantevoli, ma pensare che fra qualche anno tutto sarà in rovina di nuovo è deprimente. La nostra attività vuole fare in modo da rendere vivi e praticabili questi posti. Anche se investimenti sbagliati o incompleti daparte delle amministrazioni comunali e regionali, o di chi ne sia la competenza non fanno uscire fuori dal degrado la fascia costiera del Fusaro e di Cuma, noi come Associazione Culturale ci proponiamo promotori per lo sviluppo turistico della zona, cercando di farla uscire fuori dal tunnel di degrado dove senza adeguati provvedimenti rischia l'oblio".

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