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XVII Giornata Mondiale del Malato con Nogaro

Caserta - Mercoledì,11 Febbraio 2009, memoria liturgica della Beata Vergine di Lourdes, ricorre la XVII Giornata Mondiale del Malato. Il vescovo di Caserta, Mons. Raffaele Nogaro, la cui sensibilità per i malati è nota a tutti, è il primo ad...

Mercoledì,11 Febbraio 2009, memoria liturgica della Beata Vergine di Lourdes, ricorre la XVII Giornata Mondiale del Malato.
Il vescovo di Caserta, Mons. Raffaele Nogaro, la cui sensibilità per i malati è nota a tutti, è il primo ad accorrere nei luoghi della sofferenza per portare la sua solidarietà e il suo paterno conforto.
Lo affianca in questo compito, il Parroco don Antonio Iazzetta, da lui designato fin dal 2005 alla direzione dell'Ufficio Diocesano per la Pastorale della Salute.
Con lettera circolare ai parroci, ai rettori di chiesa, ai religiosi e religiose, don Iazzetta, interprete del pensiero della C.E.I. e dell'Ufficio Nazionale per la Pastorale della Sanità, ha già fatto giungere le necessarie informazioni e il materiale stampato per dar vita a iniziative di formazione dei fedeli e di sostegno ai malati per la Giornata Mondiale del Malato e per tutto l'anno.
"Educare alla salute, educare alla vita" è il monito della C.E.I, per la XVII Giornata Mondiale del Malato.
«La salute è una componente della vita - afferma Don Antonio Iazzetta - e, se rettamente intesa, cioè non solo come salute nella dimensione fisica, ma anche psicologica, emozionale, relazionale e spirituale, la salute si identifica con la vita nella globalità della persona.
Ne consegue che, educare alla salute è educare alla vita.
La vita, nell'economia della salvezza cristiana è un dono di Dio. L'uomo l'accetta ed ha il dovere di custodirla, fino alla sua morte naturale. E' da rilevare, però, che la salute, nel corso della vita terrena, è spesso precaria. Tutti auspicano uno stato di benessere totale, ma non è sempre possibile escludere il dolore fisico e la sofferenza spirituale, poiché sono la naturale conseguenza della finitezza umana.
Però, se non è possibile escludere la sofferenza, si può e si deve fare qualcosa per alleviarla e farla accettare di buon grado.Questo è possibile educando l'uomo a dare un senso alla sofferenza alla luce della fede cristiana, onde trasformarla in un canto di lode e di offerta.
Un altro mezzo efficace - continua il direttore - per aiutare l'uomo a tollerare la sofferenza è dato dalla presenza di persone generose, sensibili, attente, capaci di condivisione, che sappiano trasformare la sofferenza in amore e l'amore in speranza.
Non lasciare mai coloro che soffrono in balia di se stessi, senza una presenza significativa, rassicurante e consolatoria.
Bisogna educare gli uomini a vincere l'egoismo e ad aprirsi all'amore dell'altro.
Tutti hanno bisogno di amore, soprattutto quando la malattia diventa invalidante e toglie la possibilità di una vita autonoma in grado di provvedere in tutto e per tutto a se stessi.
I veri cristiani – conclude Don Iazzetta - non possono chiudersi nel proprio egoismo, devono sapersi aprire all'amore di ogni samaritano che il Signore pone sulla loro strada e farsi carico di tutte le sue necessità. Allora, l'incontro diventa fonte di gioia e di salute in tutte le sue dimensioni, perché è vissuto in termini di rapporti sani con se stessi, con gli altri e con Dio.»
Anche per quest'anno, don Iazzetta, ha predisposto con la collaborazione dei laici più attivi, un nutrito programma di eventi:
Giovedì 29 Gennaio, alle ore 19:00 presso la Cappella del Seminario Vescovile di Caserta, celebrazione eucaristica con l'Associazione Italiana Medici Cattolici Sez. di Caserta, a cui viene conseguito il sussidio C.E.I. "Educare alla salute, educare alla vita"per trarre spunti di riflessione nei prossimi incontri.
Venerdi 6 febbraio, nella mattina, don Iazzetta porterà l'eucaristia agli infermi della Parrocchia e alle ore 17:00, presso la parrocchia San Martino Vescovo in Maddaloni si svolgerà un incontro di preghiera, con momenti di riflessioni e di testimonianze degli operatori socio-sanitari e associazioni di volontariato, per preparare la comunità a vivere intensamente la Giornata Mondiale del Malato.
Mercoledì 11 febbraio, festa liturgica della Madonna di Lourdes, nella mattinata Don Iazzetta visiterà gli ammalati dell'Ospedale Civile e della Clinica San Michele di Maddaloni.
Alle ore 18:00, nella Chiesa di San Martino Vescovo di Maddaloni celebrerà l' Eucaristia con l'amministrazione dell'Unzione degli Infermi. Seguirà una solenne processione mariana, con fiaccolata, per le strade della città, promossa dai Padri Carmelitani di Maddaloni e a cui aderiranno tutti i devoti della Vergine di Lourdes e si preghierà per le intenzioni di quanti, impossibilitati a partecipare per malattia, si uniranno in spirito all'Ave di Lourdes.

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