Cassa Forense, successo meeting 'Nuova Previdenza'

"Al di la del risultato, che auspico positivo, e prima del responso delle urne, sento di rivolgere un plauso ed un caloroso ringraziamento ai colleghi Enrico Romano, Carmen Picariello, Giulio Gaeta, Franco Finelli, Ermelinda Ruggiero e Tonio Magnotti per l'impegno profuso e la compostezza dimostrata nei giorni della campagna elettorale per l'elezione della Cassa degli Avvocati".
Così l'avv. Salvatore De Sarno - capolista della lista n.2 "Nuova Previdenza" - a Caserta al meeting di chiusura della campagna elettorale per il rinnovo dei delegati alla Cassa Forense.
Non meno appassionato l'intervento di Enrico Romano, quarantenne, avvocato dell'Ordine di S. Maria Capua Vetere, numero due della stessa lista, il quale, nell'augurarsi che i nuovi eletti - da qualsiasi schieramento indicati - siano accomunati dall' unico intento di preoccuparsi concretamente del futuro dei colleghi, specie di quelli più giovani, ha osservato come "la strategia elettorale di alcune liste, sia consistita in una raffica di messaggi telefonici, trasmessi con una certa petulanza anche ai candidati di altre liste". "Questa invadenza della privacy - ha proseguito Romano - è da ritenersi tanto più criticabile se si pensa che, senza alcuna proposta o impegno programmatico, la richiesta di voto appare motivata con il semplice richiamo a fattori campanilistici e territoriali, spinti fino al punto da ingenerare il falso convincimento che sia ammesso solo il voto per una certa lista caratterizzata dal punto di vista territoriale, laddove è noto che le elezioni alla Cassa, a differenza di quelle per il rinnovo dei Consigli degli Ordini, hanno connotazione nazionale, su base distrettuale, nelle quali le liste vedono spesso la compresenza di esponenti di vari Fori, il cui impegno sinergico può determinare lo scatto di più di un quoziente e, perciò stesso, l'elezione di più di un candidato".
"Nel ringraziare l'avv. De Sarno e i colleghi della Lista per la fiducia accordatami - ha concluso Enrico Romano - debbo, per amore di verità, ricordare che l'unica volta in cui il Foro di S. Maria Capua Vetere , al quale mi onoro di appartenere, ottenne l'elezione di un secondo delegato alla Cassa fu non da un'unica stessa lista, ma da lista diversa (capolista Francesco Cundari), che ottenne i consensi anche dal Foro di Benevento e da quello di Campobasso, all'epoca associato a quello del Distretto della Corte di Appello di Napoli: l'osservazione mi è parsa doverosa a smentita di quanti si ostinano a vedere la mia collocazione elettorale, quale causa di un ipotetico mancato straripamento di una certa lista territoriale, piuttosto che una libera espressione dialettica, priva di contrapposizione".