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Capodanno: 'Basta con linquinamento pubblicitario'

Napoli - " Basta! Non ne possiamo più, siamo invasi dalla pubblicità stradale – denuncia Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero -. Ai totem di plastica, ai maxitabelloni, alle...

" Basta! Non ne possiamo più, siamo invasi dalla pubblicità stradale – denuncia Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero -. Ai totem di plastica, ai maxitabelloni, alle maxipaline, in questi giorni si è aggiunta anche la pubblicità "choc", visto che i manifesti "incriminati" sono presenti anche nel quartiere collinare ( foto allegata ). La pubblicità stradale al Vomero ha raggiunto valori inaccettabili. Se poi aggiungiamo quella delle pensiline dell'ANM e quella abusiva che si avvale di alberi e pali abbandonati, i vomeresi sono praticamente bombardati da immagini pubblicitarie. ".
" Dopo l'inquinamento atmosferico, determinato dal traffico veicolare, dopo l'inquinamento acustico, per gli aerei a bassa quota che sorvolano ancora la collina, il Vomero ora è afflitto anche da " inquinamento pubblicitario " – continua Capodanno -. E' una malattia che sta infestando rapidamente ogni angolo di territorio. L'inquinamento pubblicitario in effetti è particolarmente subdolo perché, come una malattia che man mano si diffonde, crea una forma di desensibilizzazione nelle persone. In questo modo si perde anche la facoltà di indignarsi e progressivamente si viene spinti a pensare che sia "normale così". Alla fine non ci si fa neppure più caso ".
" Da un censimento effettuato di recente su tutto il territorio collinare, emergono dati impressionanti – precisa Capodanno -. Ad esempio in via Luca Giordano nel tratto di poche centinaia di metri tra via Scarlatti e piazza degli Artisti, si contano una cinquantina di manufatti pubblicitari. In alcune strade, come in via Stanzione, dinanzi alla facciata laterale della scuola Vanvitelli, costruita nel 1931, vi sono sei tabelloni in poco più di dieci metri. Analoga densità in via Tino di Camaino, all'angolo con via Tarantino ".
" Occorre che l'amministrazione comunale intervenga su questo stato di cose, ponendo un limite al potentato economico-mediatico legato alla pubblicità, anche attraverso il rispetto di precisi vincoli, integrando anche quelle fissate nelle norme di attuazione del piano generale per gli impianti, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 296 del 24.09.1999 – afferma Capodanno -. Al Vomero comunque è iniziata da tempo una vera e propria guerra contro l'inquinamento pubblicitario, con la fondazione del movimento per la resistenza all'aggressione pubblicitaria ".
" Cominciamo col denunciare alla Sovrintendenza per i beni architettonici i molti manufatti pubblicitari posti dinanzi a beni storici ed ambientali, come quelli che sono stati installato dinanzi alla facciata della funicolare di Chiaia, chiedendone l'immediata rimozione – prosegue Capodanno -. Nei prossimi giorni pensiamo di mettere in campo anche azioni tese a far comprendere i meccanismi della pubblicità, chiedendo di varare normative nazionali e locali tese a tutelare i cittadini dall'invasione dell'inquinamento pubblicitario ".

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