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Rungi: 'Disagi su tratto cittadino Domiziana'

Mondragone - "Solo chi abita come noi nelle case situate lungo il tratto cittadino della statale domizia sa che cosa sia morire giorno per giorno, tra inquinamento atmosferico, acustico ed ambientale in generale", è quanto fa osservare padre...

"Solo chi abita come noi nelle case situate lungo il tratto cittadino della statale domizia sa che cosa sia morire giorno per giorno, tra inquinamento atmosferico, acustico ed ambientale in generale", è quanto fa osservare padre Antonio Rungi, teologo morale campano, superiore provinciale emerito dei Passionisti di Napoli, dal maggio dello scorso anno di nuovo nella comunità passionista di Mondragone. "Dopo cinque anni di residenza a Napoli per impegni relativi al mio ufficio di Provinciale dei Passionisti ritornando a Mondragone ho visto che le cose sono peggiorate, invece di essere migliorate. La Statale Domiziana rimane sempre il nodo viario più inquinato di tutta la Regione Campania soprattutto nel tratto cittadino che va da Via Venezia a Via Padule, in direzione Nord. Strada sconnessa con avallamenti di ogni genere che fa traballare tir, auto e moto durante la giornata e soprattutto di notte, causando rumori assordanti anche per i sordi, che pure sono tanti in zona, proprio in seguito all'inquinamento acustico che si registra su tutto il tratto. Si attende dallo scorso anno almeno al sistemazione del manto stradale con accorgimenti vari per attenuare i rumori, ma nulla è stato fatto finora, anche perché si doveva attendere il completamento della sistema di metanizzazione che mi sembra sia stato ultimato almento nella parte della Domizianza detta del Garigliano. E' impossibile vivere qui in simili condizioni ambientali con un forte tasso di inquinamento acustico ed atmosferico sul quale nessuno interviene o spende una parola per dire cosa si ha a cuore da realizzare per il bene della cittadinanza. Un calcolo aprrossismativo –precisa padre Rungi- ci dice che sono circa 5000 gli abitanti che insistono sul tratto della Domiziana, sua lungo l'arteria che nelle traverse laterali che la costeggiano. Cinquemila persone che devon fare i conti con rumori di ogni genere, con polveri sottili ed agenti inquinanti di ogni genere, con un traffico impossibili soprattutto nei fine-settimana e durante l'estate. Tutto tace – fa osservare padre Rungi- mentre parlano ad alta voce le marmitte dei tir, auto e moto, diverse delle quali contraffatte proprio per causare maggiore rumore. Aiutateci voi tutti che potete fare qualcosa, dall'Amministrazione comunale, agli automobilisti, motociclisti e camionisti per ridurre al minimo il disagio del rumore e dell'inquinamento in questa zona. Strada di scorrimento veloce è diventata anche pista per motociclette e auto che amano scorazzare e correre su questa strada, ben sapendo che sono pochi i controlli e pochissime le multe. Chiediamo il monitoraggio dei livelli di inquinamento acustico e atmosferico in questa zona,con strumenti di rilevazione idonei e centraline che possono dire con esattezza come si trova la situazione in ogni momento della giornata al fine di intervenire in ogni caso. Ma primo atto da compiere prima che inizia il grande esodo dei vacanzieri mordi e fuggi è quello di rifare urgentemente il manto stradale o almeno eliminare tutte le buche e gli avallamenti che causano rumori terribili quando transita qualsiasi autoveicolo, fosse anche il più leggero. Noi ci sentiamo abbandonati da tutti –afferma padre Rungi – e la Domiziana mi sembra che non entri nella programmazione estiva dell'Ente locale, soprattutto sul versante della sicurezza e difesa dell'ambiente e dei cittadini. Non vogliamo ritornare sulla questione della Variante Anasa, attesa da 30 anni, e definitivamente affossata a quando sembra, ma la soluzione davvero definitiva non può essere altra che ultimare la Variante che al Sud arriva a Pescopagano e a Nord al Garigliano. Sarebbe la salvezza di Mondragone e della salute dei Mondragonesi, in quanto il problema della Domiziana si ripercuote su tutta la città e i cittadini. Bisogna fare in modo –conclude padre Rungi- che le piccole soluzioni tampone vengano effettivamente decise e fatte rispettare a partire dal divieto di suono, da quello della sosta lungo la statale di auto ed altro per ore intere, dalla sistemazione urgente del manto stradale, dalla presenza delle forze dell'ordine e dalla polizia municipale anche di notte, anche per controllare tutti coloro che sono causa di inquinamento acustico ed atmosferico e punirli serenamente. Questo ci attendiamo da tutti coloro che oggi hanno la diretta responsabilità della città, che non può essere lasciata allo sbando, senza alcune regole e soprattutto direttive etiche e morali che favoriscano la convivenza e la reciproca attenzione ai problemi della salute di ogni cittadino. Speriamo che il nostro grido di dolore venga ascoltato da qualcuno e si intervenga quanto prima per dare risposte concrete ai cittadini, evitando le solite promesse che non vengono mi mantenuti, soprattutto dopo le avvenute elezioni".

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