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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Convegno della Fondazione Giuseppe Ferraro onlus

Maddaloni - Una famiglia a ogni bambino. Questa la conclusione delsecondo Convegno Nazionale il minore richiede una famiglia. Farefamiglia oggi, che si è tenuto l11 e 12 giugno 2007 nel ConvittoNazionale Giordano Bruno di Maddaloni a cura della...

Una famiglia a ogni bambino. Questa la conclusione delsecondo Convegno Nazionale il minore richiede una famiglia. Farefamiglia oggi, che si è tenuto l11 e 12 giugno 2007 nel ConvittoNazionale Giordano Bruno di Maddaloni a cura della Fondazione GiuseppeFerraro onlus con il patrocinio dei Ministeri delle Politiche per laFamiglia e della Solidarietà Sociale, della Regione Campania e del Comunedi Maddaloni. La nostra Fondazione è nata a Maddaloni, spiega ilpresidente Luigi Ferraro, e a Maddaloni abbiamo voluto costruire il Centroper la Famiglia, inaugurato al termine del Convegno da mons. RaffeleNogaro vescovo di Caserta. Un evento che contribuirà allelaborazione diuna nuova e mirata politica per la famiglia. E quanto è emerso dai lavoridi gruppo, che saranno sottoposti allattenzione dei due Ministericompetenti.
Alla presenza di numerose autorità, operatori, associazioni e un foltopubblico il Convegno si è aperto con il saluto del sindaco di MaddaloniMichele Farina, che ha espresso tutto il suo apprezzamento per il lavorodella Fondazione Ferraro, che fa di Maddaloni e di Terra di Lavoro unpunto di riferimento a livello nazionale per tutto quanto riguarda lepolitiche per la famiglia e i minori. Tra le autorità intervenute ilsottosegretario senatore Gaetano Pascarella, lon. Rosa Suppa, lassessorealle Politiche Sociali del Comune di Caserta Adriana dAmico, ilviceprefetto Immacolata Delli Curti e molti altri rappresentanti delleistituzioni e del volontariato sociale. Dopo gli indirizzi di saluto hapreso la parola il presidente della Fondazione Luigi Ferraro per tracciaread ampie linee la storia della Fondazione che ha superato il suododicesimo anno di vita e che oggi si pone quale interlocutore fondanterispetto ai maggiori organi nazionali e regionali.La prima giornata è stata dedicata tutta alla famiglia. A parlarne imassimi esponenti delle politiche familiari. Sul cambiamento dellafamiglia si misura il cambiamento della nostra società, ha precisato ilmoderatore Gianni Bianco giornalista TG3 Primopiano. Di qui la necessitàdi una serie di provvedimenti a favore dellistituzione familiare, giàpreannunciati al Family Day di Firenze, come ha precisato Paolo Onelli delMinistero delle Politiche per la famiglia. Della sua importanza haparlato Francesco Belletti direttore Centro Internazionale Studi Famiglia,mentre gli aspetti psicologici sono stati presentati dai coniugi AttilioDanesi e Giulia Paola Di Nicola dellUniversità di Chieti. Occorronoagenzie di sostegno alla famiglia, ha sostenuto dallalto della sua lungaesperienza P. Luciano Cupia, cui ha fatto seguito Pasquale Andriapresidente Tribunale per i Minorenni di Firenze che ha discusso sullalternativa Tribunale per i minorenni o Tribunale per la famiglia.Occorrono maggiori riconoscimenti da parte delle istituzioni, hasostenuto Giuseppe Barbaro vicepresidente nazionale Forum Associazionifamiliari, perché essa è una risorsa e in quanto tale eroga servizi allasocietà. Ed infine, una testimonianza in diretta da parte dei coniugiAnna e Alberto Friso del Movimento Famiglie Nuove. Il richiamo a ChiaraLubich e al Movimento dei Focolari da lei fondato è stato forte: Famiglialuogo privilegiato di prevenzione, di amore, di valori, di pace, direciprocità.
Altrettanto incisiva è stata la seconda giornata, incentrata sul bambino.Moderatrice Melita Cavallo del Ministero della Giustizia, che condeterminazione ha messo sul tappeto le problematiche più delicate delpianeta minori e anche la mancanza di risposte adeguate da parte degliorgani competenti. Bisogna ricostruire la cultura dellinfanzia che non cè più, così ha esordito. Una volta il bambino era sacro, ora perfino lacamorra se ne è impossessato: ucciso a vista, murato nel cemento, oggettodi abusi infiniti. Alla legge 149/01 si è richiamato Ermenegildo Ciccottidel Centro Nazionale di documentazione e analisi per linfanzia e ladolescenza, con particolare riguardo alle adozioni e allaffido, cui hafatto seguito per le Comunità di accoglienza dei minori Alessandro M.
Fucili direttore Ceis di Ancona: Alla sofferenza dei bambini in stato diabbandono non vi è adeguata risposta. Se un bambino abusato non trovaopportuna terapia, il recupero non è possibile. Le nostre Case-famigliasono sovracolorate, ha detto, riferendosi ai numerosissimi bambini dietnie e culture diverse. Di qui il problema dellade-istituzionalizzazione presentato da Maddalena Poerio dellAreaPolitiche Sociali Regione Campania. Dallaffido alle adozioni miti, sullequali ha relazionato Paolo Francesco Occhiogrosso, presidente Tribunaleper i Minori di Bari. Occorrono interventi univoci e mirati, chegarantiscano ai minori e alle famiglie concreti e definitivi recuperi. Equanto ha affermato Lucio Strumento, Pubblico Tutore della Regione Veneto.Ed infine le conclusioni: il bambino al centro e un Centro per lafamiglia. Ci ha pensato la Fondazione Ferraro.

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