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Paestum: cuore della Magna Grecia

(Paestum) Furono i greci a fondare qui nel 600 a.C. la città di Poseidonia, in onore del dio del mare. Eressero poi un santuario (Heraion) presso la foce del Sele per il culto di Hera di Argo. Esso divenne famoso in tutto il mondo greco tanto da...

(Paestum) Furono i greci a fondare qui nel 600 a.C. la città di Poseidonia, in onore del dio del mare. Eressero poi un santuario (Heraion) presso la foce del Sele per il culto di Hera di Argo. Esso divenne famoso in tutto il mondo greco tanto da entrare nel mito: Strabone narra che se ne attribuiva la fondazione a Giasone ed agli Argonauti. Poseidonia, difesa da mura possenti, divenne centro di fondamentale importanza. Lo erano ancora quando i romani ne fecero una colonia, a cui diedero il nome di Paestum.

Cosa vedere
La visita di Paestum desta profonde emozioni: suggestiva è la visione dei maestosi templi dorici, soprattutto se ammirati nella luce del tramonto, che dona a questo luogo un’atmosfera ancor più magica. I templi dorici che dominano su Paestum, immersa nella silenziosa Piana del Sele, sono tre: la Basilica, il Tempio di Nettuno e il Tempio di Cerere. La Basilica, forse eretta nel VI secolo a.C., è il monumento più antico. Pur priva di tetto e di frontone, si alza solenne con tutte le colonne del porticato. Davanti al tempio si ergono i resti dell’altare sacrificale. Il tempio più grande, più bello e meglio conservato è però quello dedicato a Nettuno: il materiale adoperato per la costruzione è il travertino locale, che pare assorba la luce del sole. Il colore dorato, infatti, è più o meno intenso a seconda che la luce lo colpisca con maggiore o minore intensità. Il Tempio di Cerere ha un portico formato da 34 colonne. Nella zona archeologica, oltre a numerosi altri ruderi, sono visibili le mura della città greca, che si snodano per circa 5000 metri e i resti di alcune abitazioni di epoca romana. Di notevole importanza è anche il Museo, in cui è stato raccolto il materiale rinvenuto negli scavi: utensili, vasi, statuette, capitelli, lastre tombali dipinte e bellissime matope. Paestum fu abitata fino al 500 a.C., circa; successivamente l’avanzare delle paludi e, di conseguenza, della malaria ne decretarono la morte. Ma è proprio grazie alla boscaglia e all’ambiente malsano, cause della sua fine, che queste grandiose rovine sono giunte a noi, salve dalle distruzioni e dai saccheggi.

Come si raggiunge
Con la SS18 - A13 uscita Battipaglia, uscita Eboli (provenienza da sud). Da Salerno via Litoranea, km 35.

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