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Saviano: connection rifiuti/1

Santa Maria La Fossa - Il lungo servizio di Roberto Saviano sulla connection dei rifiuti in Campania è molto ricco di notizie e punta l’attenzione sulla gravissima situazione esistente in provincia di Caserta, considerata la vera centrale...

Il lungo servizio di Roberto Saviano sulla connection dei rifiuti in Campania è molto ricco di notizie e punta l’attenzione sulla gravissima situazione esistente in provincia di Caserta, considerata la vera centrale dell’emergenza rifiuti in Campania. Ovvero il luogo da cui partono le direttive della camorra e le connessioni con la politica per far perdurare l’emergenza all’infinito. Saviano parla di uomini e politici che hanno militato in Forza Italia durante il Governo Berlusconi e hanno gestito l’intera filiera istituzionale dell’immondizia, delle incredibili responsabilità di Rastrelli che ha bandito la gara per la Fibe e stilato le norme che alla società delegavano tutto e che continua a gestire il sistema di smaltimento, di come Bertolaso si sia scelto un sub commissario arrestato dopo pochi mesi dalla Dda e ritenuto da imprenditori ritenuti camorristi “cosa loro” e di come ora, dopo anni che erano state chiuse, si siano riaperte le discariche. Un quadro terrificante del Casertano, che cambia l’idea che si ha attualmente dell’emergenza, e che stranamente spiega pure perché non parte il termovalorizzatore di Santa Maria La Fossa. Non è curioso che durante il governo Berlusconi, poi, il sottosegretario all’Ambiente, il presidente della Commissione Ambiente del Senato, il presidente della Commissione d’inchiesta sui rifiuti fossero tutti di Forza Italia e campani. E non è curioso che a un certo punto abbiano cominciato a migrare nel centrosinistra? E non è curioso che politici e camorristi casertani avessero rapporti con Gelli e i servizi segreti?

Saviano e i critici/2
Al presidente della Provincia di Caserta, nominato da Bertolaso commissario all’Acsa Ce3, il consorzio dei rifiuti del capoluogo, non è piaciuta l’inchiesta di Saviano su L’Espresso, troppo trucida, troppi nomi casertani, troppi… troppo. Forse perché mette nell’occhio del ciclone il territorio da lui amministrato, ma le buone inchieste non fanno mai male. Anzi servono per far capire ai cittadini, che non amano invece quelle pilotate dai politici o le declamazioni dei politici. Certo Beppe Grillo che critica la scelta de Lo Uttaro non deve essere stata una cosa bella per i casertani e per chi ha scelto quella discarica quando ne esistevano altre meno pericolose per i cittadini!

De Franciscis arrabbiato
Il migliaio di persone che si è radunato domenica scorsa davanti al Macrico, a Caserta, nonostante la pioggia e le critiche che sono piovute, molto dure, contro il presidente della Provincia de Franciscis e il sindaco di Caserta Petteruti devono aver fatto arrabbiare il “responsabile “ di corso Trieste. Gli saranno fischiate le orecchie. Se l’è presa per le critiche con il vescovo di Caserta Nogaro, ritenuto troppo critico con lui. Pensasse a risolvere i problemi, che sono tanti, piuttosto che ad accusare chi esercita la democrazia e difende i poveri cittadini di fronte ai politici. Non aveva forse detto lui: “prendetevela con me” nei bei cartelloni di qualche mese fa pagati con i soldi pubblici. Prendetevela con lui.

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