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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Lassociazione Emily riparte dallaffido condiviso

Caserta - “L’Affido condiviso dei figli minori, un anno dall’entrata in vigore della legge 54/2006”: un tema questo di pressante attualità che è stato affrontato nel corso di una tavola rotonda promossa dall’Associazione Emily di Caserta di cui è...

“L’Affido condiviso dei figli minori, un anno dall’entrata in vigore della legge 54/2006”: un tema questo di pressante attualità che è stato affrontato nel corso di una tavola rotonda promossa dall’Associazione Emily di Caserta di cui è presidente Annalisa Papa, con il patrocinio dell’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Caserta.
“Un convegno riuscito che ha dato luogo ad un vivace dibattito dal quale è emersa la consapevolezza dell’importanza di questa legge come strumento di affrancazione della donna rispetto a figure culturali superate dall’evoluzione sociale con conseguente dilatazione della possibilità di una sua crescita sociale”. A parlare è l’avvocato Daniela Puoti, matrimonialista e consulente Associazione Nazionale Donne Separate. A lei il compito di introdurre i lavori nella affollata sala della biblioteca del Dipartimento di Matematica della Seconda Università degli Studi di Napoli, dopo i saluti della presidente di Emily e dell’assessore alle Pari Opportunità Arturo Gigliofiorito.
L’avvocato Puoti ha sottolineato l’importanza della normativa come legge di indirizzo educativo oltre che disciplinativo delle famiglie in crisi. “Il disagio che si ripercuote su ogni componente del nucleo familiare colpisce soprattutto i figli. La nuova legge, dunque, rappresenta l’esigenza sociale che esprime la nuova famiglia nella quale – ha evidenziato – vi è una intercambiabilità di ruoli e funzioni che consente, comunque, il raggiungimento di pari dignità per ciascuna figura genitoriale”.
Il professor Marino Maglietta, ideatore della legge 54/2006, dopo un’attenta analisi e interpretazione delle peculiarità della nuova normativa, ha posto, invece, in evidenza la sua scarsa applicazione da parte dei Tribunali, mentre il dottor Giovanni D’Onofrio, magistrato presso il Tribunale sammaritano, ha confermato le difficoltà della sua concreta attuazione determinate dalle particolarità della nostra realtà locale.
Per Maria Teresa Rotondaro, magistrato del Tribunale per i Minorenni di Napoli, che ha affrontato il delicato aspetto della tutela dei figli dei genitori non coniugati, fondamentale è la mediazione familiare che, come ha tenuto ad evidenziare Anna Maria Rufino, direttrice del Master in mediazione familiare, “rappresenta uno strumento che consente ai genitori di gestire la loro conflittualità in vista della regolamentazione della loro vita futura e, soprattutto, di quella dei figli”.
A concludere i lavori Rosa Maria Clemente, dirigente scolastico e componente del direttivo di Emily: “E’ bene sottolineare l’importanza della scuola quale contesto sociale, nel quale, dopo la famiglia, si sviluppa la personalità dei minori e si manifestano i disagi legati alle problematiche familiari”.

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