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Percorsi damore, Raitre e la Scalfati al centro per lanziano fragile

San Cipriano d'Aversa - “Percorsi d’amore” al centro per l’anziano fragile di San Cipriano di Aversa. Nel pomeriggio di lunedì (16 aprile) la troupe di Raitre con la giornalista Anna Scalfati, ha fatto tappa alla struttura dell’Asl Ce2 che si...

“Percorsi d’amore” al centro per l’anziano fragile di San Cipriano di Aversa. Nel pomeriggio di lunedì (16 aprile) la troupe di Raitre con la giornalista Anna Scalfati, ha fatto tappa alla struttura dell’Asl Ce2 che si occupa anche di anziani affetti da morbo di Alzheimer. Alle riprese della trasmissione, che andrà in onda a giugno su Raitre nazionale, hanno partecipato otto utenti con i rispettivi familiari, la neuropsicoterapeuta Mara Criscitiello e il geriatra Francesco Fiorillo, oltre che il direttore del coordinamento cure domiciliari integrate con l’ospedale, Luigi Caterino. Durante le riprese gli utenti e i loro familiari hanno raccontato come è cambiata la loro esistenza da quando hanno dovuto affrontare l’Alzheimer. “Stiamo facendo una cosa veramente bella e importante – ha commentato la Scalfati – vi ringrazio tutti di cuore”. Momenti ironici e commoventi, dimostrazioni di affetto che vanno al di là dei vuoti di memoria. Come la dichiarazione d’amore di un utente alla moglie deceduta da tempo: “Sì, lei me la ricordo, penso a lei ogni minuto”. C’è chi si arrabbia perché non riesce più a ricordare, ma ostinatamente continua a preparare il pranzo di Natale e di Pasqua per i suoi cari. “Ci metto un po’ di più, ma alla fine ci riesco”. Chi si è accorta della malattia perché, cucinando, continuava a mettere lo zucchero al posto del sale o chi non riusciva più a tornare a casa dalla messa. Il centro di San Cipriano, con la sua equipe, sono stati definiti una sorta di isola felice. “Da quando vengo qui – ha detto una delle utenti – non piango più”. Anche i familiari hanno riconosciuto i miglioramenti ottenuti dai loro cari frequentando il “posto dove si impara a ricordare”. Frammenti di vita quotidiana e di quotidiane difficoltà dalle quali viene fuori la forte rete familiare che, insieme al centro e alle cure mediche, garantiscono un buon stile di vita agli anziani. “Sono orgogliosa del lavoro svolto al centro – ha affermato il direttore generale dell’Asl Ce2, Angela Ruggiero – della sanità spesso si parla male, ma perché si mette poco il naso e il cuore in queste straordinarie esperienze che trovano spazio in un territorio martoriato”. La Ruggiero ha posto poi l’accento sulla politica aziendale: “Ci opponiamo alla deportazione della malattia – ha spiegato – è necessario operare anche nel senso del rafforzamento dei legami familiari che rappresentano un esempio virtuoso del percorso di umanizzazione sanitaria”.

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