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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Striscia a Piedimonte

Piedimonte Matese - Per i tre car Telesoccorso – fermi da anni nel parcheggio del nosocomio di Piedimonte, è arrivata ieri mattina la troupe di Striscia la Notizia- capitanata dal duo pugliese Fabio e Mingo. L’ incursione degli inviati del tg...

Per i tre car Telesoccorso – fermi da anni nel parcheggio del nosocomio di Piedimonte, è arrivata ieri mattina la troupe di Striscia la Notizia- capitanata dal duo pugliese Fabio e Mingo. L’ incursione degli inviati del tg satirico- organizzata dal giornalista freelance di Caiazzo, Giuseppe Sangiovanni- collaboratore di trasmissioni Rai e Mediset- nonché punto di riferimento in Campania di Fabio e Mingo. “Negli ultimi due mesi- sottolinea Sangiovanni- ho ricevuto numerose segnalazioni - riguardanti i tre camper non utilizzati- ma, ho atteso il momento buono(ndr. casi di malasanità) per pianificare l’incursione”. Qualcuno si aspettava il blitz dei Nas- o artatamente ha messo in giro l’imminente arrivo- “per intercettare” l’intervistato Sandro Accinni, direttore sanitario dell’ospedale. Un progetto ambizioso, quello del Telesoccorso- co-finanziato con i POR Campania e Comunità Europea-misura 4-11- che sperimenta nuovi modelli di prevenzione e assistenza sanitaria. Per rendere più incisiva l’attività sul territorio e per portare assistenza anche nei luoghi più impervi, progetto che dovrebbe assicurare una migliore e più rapida risposta alle aspettative dei pazienti; razionalizzare le spese sanitarie e sociali; evitare ricoveri impropri e durate ingiustificate di degenza, ridurre i tempi di ospedalizzazione e quindi, i tempi di degenza e liste di attesa. Finalità lodevoli, rimaste, però sulla carta- nel comune dell’Alto Casertano- location dell’ennesimo scandalo in atto sotto gli occhi di migliaia e migliaia di persone. Tre Car-Telesoccorso che rappresentano un vero e proprio pronto soccorso su quattro ruote. Tre camper supertecnologici, dotati delle più moderne attrezzature(laboratori di analisi e diagnostica per immagini)- per la diagnosi precoce di numerose patologie in branche che vanno dalla cardiologia, dalla ginecologia e all’ortopedia. Dotati di collegamenti Isdn e satellitari, questi ospedali mobili- dovrebbero costituire un vero e proprio avamposto dell’assistenza sanitaria, in grado di fornire risposte in tempo reale anche grazie al teleconsulto con specialisti del Servizio Sanitario Nazionale- distanti centinaia di km. Dovrebbero! Eh si. Dovrebbero. Perché i tre costosissimi camper - acquistati con soldi pubblici- sono fermi, abbandonati da oltre un anno – non hanno visto mai un paziente- mai utilizzati- per incomprensibili e schizofreniche decisioni di chi gestisce la sanità in Campania. Una sanità con elettroencefalogramma piatto- che si permette questo tipo di sprechi. “Hospital car”- che dovrebbero rappresentare un risparmio consistente per le disastrate casse del Servizio Sanitario: le visite effettuate a bordo di questi “ospedali” mobili (se funzionanti)- costerebbero molto meno – delle stesse prestazioni effettuate in regime di day hospital- non ingolfando gli ospedali – evitando ricoveri superflui e costosissimi per semplici prestazioni. “Per il Progetto Telesoccorso- che coinvolge 14 comuni (ambito C)-non è stato facile mettere d’accordo tanti sindaci- siamo, però in dirittura di arrivo, dal 19 febbraio , da Roccamonfina- questi mezzi inizieranno ad operare”- la risposta di Accinni(uscito all’esterno con il camice bianco, fumando tranquillamente una sigaretta)- incalzato dalle domande di Mingo. Tutto programmato, o la soluzione è stata trovata miracolosamente con l’arrivo degli inviati del tg satirico più temuto d’Italia? Il servizio potrebbe andare in onda anche questa sera.

CURIOSITA', RETROSCENA E PARTICOLARI INEDITI DELLA REGISTRAZIONE
Con il notes dietro la troupe di StrisciaTripudio scontato, per Fabio e Mingo, inviati di Striscia, arrivati a Piedimonte alle 10.00 di ieri mattina. Caffè al bar della stazione, poi dritti all’ospedale- dove comincia la venerazione per i due “santi” mediatici.
Succede di tutto, completamente travolti dalla gente(affacciata dai balconi): uomini, donne e bambini, stupiti dall’improvvisa apparizione. Il delirio è collettivo, in tanti a stropicciarsi gli occhi, per il “miracolo”. Miracolo del tubo catodico.
Accerchiati, acclamati, osannati a gran voce, a seguire abbracci, baci- ma il dovere li chiama, foto-ricordo e autografi, rimandati a dopo.
Devono girare il servizio. Lo fanno. “ Siete forti, vi vediamo ogni sera, continuate così”- il coro ricorrente della gente che entra ed esce dall’ospedale.
“Fabio allora parli?”- grida un giovane- rivolto all’inviato sempre muto- fine autore e redattore Mediaset - che accenna a ridere. Tanti gli SOS- lanciati: una signora disperata- che cerca aiuto per il figlio disabile; operai di una azienda sulla strada della chiusura; informatori scientifici- vittime di manovre aziendali, ed altri. Tutti indirizzati da Fabio verso il giornalista caiatino- collaboratore dei due- che prende nota – per approfondire e proporre i casi.

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