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Sabato, 20 Aprile 2024
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Nusco e la 'Notte dei Falo'' si rinnova l'antica tradizione

(Nusco (Avellino)) Dal 1657 è la festa più attesa dell’anno, un rito antichissimo che puntualmente si rinnova con una magia che viene da lontano e che ogni volta affascina e stupisce chi assiste alla suggestiva manifestazione.Il 13 gennaio torna...

(Nusco (Avellino)) Dal 1657 è la festa più attesa dell’anno, un rito antichissimo che puntualmente si rinnova con una magia che viene da lontano e che ogni volta affascina e stupisce chi assiste alla suggestiva manifestazione.
Il 13 gennaio torna la Notte dei Falò, notte di tradizione e sapori, di enogastronomia d’eccellenza e di musica. Che, quest’anno, affonda le mani nella terra, raccogliendo note antiche delle tradizioni etniche e contadine, trasformando lo splendido centro storico di Nusco – uno dei cento borghi più belli d’Italia – in un grande laboratorio di musica etno-popolare.
L’importante manifestazione, che da quasi quattro secoli segna l’inizio del Carnevale, è promossa dal Comune di Nusco con il patrocinio della Comunità Montana Terminio Cervialto e, grazie all’impegno del consigliere provinciale Giuseppe De Mita, della Provincia di Avellino.
L’evento comincerà alle ore 16 del 13 gennaio, con l’arrivo degli Sbandieratori di Cava, che animeranno le strade del borgo partendo dalla bella Cattedrale di Sant’Amato.
Momento più atteso è quello delle ore 18, quando il sindaco di Nusco, Giuseppe Del Giudice, come da tradizione accende con le proprie mani il primo falò. Un simbolo che segna l’inizio della festa: l’accensione di quindici enormi fuochi, rito accompagnato dall’esplosione di suggestivi fuochi pirotecnici, che illuminano a giorno l’intero centro storico. Per ogni via del borgo c’è un grande falò, preparato con cura dagli abitanti della zona, che passano le giornate precedenti a raccogliere la legna e preparare l’evento.
Piazzetta Trinità, Piazza De Sanctis, Piazza Sant’Amato, Piazza Nunzio Maria Della Vecchia, Largo San Donato, Villa Nuova, Piazzetta Sant’Eustacchio (dove ha sede il Parco Regionale dei Monti Picentini), via Roma, piazza Natale e Porta Molino: un unico borgo per tante grandi feste da scoprire.
Per ogni falò ci saranno diversi stand gastronomici, che offriranno ai visitatori – migliaia ogni anno – le specialità irpine preparate secondo le ricette dell’antica tradizione irpina: salsicce alla brace, castagne sul fuoco, cecaluccoli (i tipici cavatelli), maccaronara, lagane (tipo tradizionale di pasta) e fagioli, carne alla brace, formaggi e naturalmente i pregiati vini della zona, dall’Aglianico al Taurasi Docg. La tradizione lascia però spazio anche alle novità, come la carne argentina preparata con cura al fuoco dei falò.
Vera novità dell’edizione 2007 della Notte dei Falò è la musica. Dopo i grandi nomi che si sono esibiti nelle precedenti edizioni della manifestazione di Nusco, quest’anno si è scelto di creare un vero e proprio laboratorio etno-popolare, che unirà le tradizioni musicali dell’Irpinia con quelle del Salento e della Calabria, fino ad arrivare all’Africa e all’India.
In cinque angoli diversi del borgo di Nusco si esibiranno cinque gruppi, uno per ogni ora, a partire dalle ore 19,30. In piazza De Sanctis ci saranno i Namu World’s Percussion, l’unico gruppo che unisce i ritmi di Paesi pionieri nelle percussioni - Cuba, India, Egitto, Burkina Faso, Senegal, Italia – grazie ad un’attenta ricerca sulle varie culture etniche. Musicisti e ballerini di diversa provenienza che uniscono le loro esperienze artistiche utilizzando strumenti e costumi tradizionali, proponendo una fusione di ritmi africani, caraibici, mediterranei e indiani con brani originali.
Di scena ancora i Niuri Te Sule, che porteranno a Nusco i canti e gli incanti della Taranta Salentina, con testi tradizionali cantati in dialetto salentino: melodie d’amore ma anche di lavoro, che rimandano ai tempi più lontani in cui le donne cantavano nei campi e gli uomini inventavano nenie e serenate. Il ritmo dei tamburelli si fonde con le linee melodiche di violino, mandola, mandolino, organetto ed armonica creando un magma sonoro caldo che arriva dritto nella mente di chi lo ascolta. Voci e chitarre poi completano il tutto dando così forma ad una ensemble ricca di strumenti.
In Largo San Donato si esibiranno i Vottafuoco, gruppo che segue la scia tracciata dalla Nccp per la riproposizione dei canti della tradizione popolare campana-pugliese. Oltre a riproporre brani della tradizione contadina-pastorale - tarantelle, pizziche, tammurriate – i Vottafuoco sono anche autori di brani originali ispirati alla tradizione stessa, senza tralasciare la contaminazione con la musica moderna, realizzando arrangiamenti e produzione di brani che si uniscono con le sonorità e gli stili musicali più recenti utilizzando anche strumenti non propri della musica tradizionale.Tarantella e musica popolare irpina saranno invece di scena in piazza Nunzio Maria Della Vecchia con i Chiave Folk 2000 e in via Roma con Achille e il suo Complesso. Oltre ai cinque appuntamenti fissi, ci saranno altri tre gruppi di musica itinerante che porteranno nei vicoli del borgo la musica popolare del Sud. Infine, in piazzetta Trinità, per tutta la serata suonerà un duetto di chitarra e mandolino.
Per l’occasione quest’anno sarà inoltre aperto un antico palazzo del centro storico, Palazzo Del Sordo, situato in piazza Sant’Amato e, nei locali sottostanti, saranno realizzate delle botteghe di artigianato locale, dove verranno illustrate le antiche lavorazioni del luogo, dalla pietra ai cesti intrecciati. Sarà aperto al pubblico anche il Palazzo Vescovile, dove la Comunità Montana Terminio Cervialto presieduta da Nicola Di Iorio illustrerà le attività e i progetti dell’ultimo anno, dagli eventi negli Usa e in Russia fino al Borgo dei Filosofi da poco concluso, oltre ad allestire punti informativi e mostre fotografiche del territorio. In programma anche laboratori di degustazione sul vino e sulla cioccolata, in collaborazione con l’Ais – Associazione Italia Sommelier - di Avellino.
La Notte dei Falò sarà anche l’occasione per inaugurare la Vetrina del Territorio, situata nei locali dell’ex ufficio postale e gestita dall’associazione “Nusco Arte”. Al taglio del nastro saranno presenti il sindaco Giuseppe Del Giudice e il presidente della Comunità Montana Terminio Cervialto Nicola Di Iorio, che illustreranno le tradizionali lavorazioni dei tessuti, come il tombolo e l’uncinetto.
Oltre agli stand enogastronomici presenti ad ogni falò, in piazza Natale si ritroveranno le aziende del territorio per esporre i propri prodotti. Ci sarà anche il Mercatino Biologico con i prodotti certificati, dai formaggi al pane, fino al miele, le melanzane e le castagne.
La Notte dei Falò nasce a Nusco nel 1657 quando, per allontanare la peste, venivano accesi fuochi lungo le strade del borgo. Oggi l’antica manifestazione, che segna l’inizio del Carnevale, rappresenta un’occasione di valorizzazione dello splendido centro storico irpino e una vetrina per le produzioni tipiche di qualità.
Per la notte più importante dell’anno si attendono anche per questa edizione migliaia di visitatori, per un evento dal sapore fiabesco che, da Santa Croce fino al punto più alto del borgo, illumina uno dei centri storici più belli d’Italia.

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