rotate-mobile
Attualità Mondragone

Pasticcio mensa, il Comune blocca la gara

L’Ente corre ai ripari e annulla la determina per gli errori nel bando

Il Comune di Mondragone fa un “pasticcio” ed è costretto ad annullare con un atto firmato martedì 5 giugno dal dirigente Vignale la determina (e i relativi atti di gara) per l’affidamento del servizio di mensa scolastica per gli alunni della scuola primaria e dell’infanzia degli anni scolastici 2017/2018 - 2021/2022.

Un servizio della durata di cinque anni per il quale l’Ente guidato dal sindaco Virgilio Pacifico aveva previsto una spesa pari a un milione e 774 mila euro, affidando alla Stazione Unica Appaltante gli atti di gara e l’istruttoria per provvedere alla gara tra le aziende interessate.

Errori in serie che partono dalla valutazione errata del numero di pasti giornalieri per gli alunni, che nella determina annullata sono determinati in 600, ma che in realtà andavano fissati in 670 circa. Una spesa complessiva prevista per i 5 anni di contratto che quindi va a ‘lievitare’ di un milione e 975 mila euro, ma non è finita qui.

Nella determina n. 15 del 26 maggio il Comune fa riferimento “all’attribuzione di punteggio in ragione della distanza chilometrica del centro di cottura di emergenza dalla Casa comunale”. Ebbene, l’Ente in questo caso dimentica le delibere n. 33 e 34 dell’Anac, l’autorità anticorruzione, che rilevano come sia “illegittima la clausola del bando di gara che richiede, ai fini della partecipazione alla procedura e non come requisito di esecuzione del contratto, il possesso di un centro di cottura di emergenza autorizzato per tutta la durata dell’appalto e la clausola del bando che attribuisce un punteggio differenziato all’offerta in proporzione della distanza del centro cottura dal luogo di esecuzione del servizio".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pasticcio mensa, il Comune blocca la gara

CasertaNews è in caricamento