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Liceo Scientifico, ampliamento fermo: l'opposizione vuole portare il caso in Consiglio

Alunni costretti a doppi turni e rotazioni, progetto 'succursale' fermo al palo. La minoranza consiliare: "Accogliere il cambio di destinazione d'uso"

L’ampliamento del Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Aversa è ancora fermo al palo e gli alunni sono costretti (non si sa ancora per quanto tempo) a doppi turni e rotazioni.

Nel mese di luglio del 2019 la Provincia di Caserta, guidata dal presidente Giorgio Magliocca, ha condotto un’indagine di mercato ad evidenza pubblica alla ricerca di un immobile in grado di accogliere 21 classi da utilizzare quale sede succursale del “Fermi”. Tra le proposte pervenute alla Provincia, la più conveniente è stata quella presentata dalla società G.S.M. proprietaria di un immobile immediatamente confinante con il Liceo Scientifico “Fermi”.

Tuttavia l’immobile in questione ricade all’interno di una zona che secondo il piano regolatore generale del Comune non consente la realizzazione di una succursale per il “Fermi”, e seppur la società abbia chiesto a novembre del 2019 il cambio di destinazione d’uso ad edificio scolastico, ad oggi il Comune ancora non ha provveduto ad accogliere l’istanza.

Ed è per questo che i consiglieri comunali di opposizione Alfonso Oliva, Francesco Di Palma, Giovanni Innocenti, Gianluca Golia, Luigi Dello Vicario, Olga Diana e Roberto Romano hanno presentato, mercoledì scorso, al sindaco Alfonso Golia e al presidente del Consiglio Carmine Palmiero, una richiesta di convocazione di una seduta consiliare per affrontare la questione.

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