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Rifiuti, si torna alla gestione associata. La 'rivoluzione' guarda al passato

Mirra presenta il nuovo piano elaborato dall'Ambito ottimale

Nella casa comunale di Santa Maria Capua Vetere l'Ente d'Ambito di Caserta con il supporto del Conai è stato presentato il modello di gestione del ciclo integrato dei rifiuti in forma associativa tra Comuni, ben 104. 

“La concreta attuazione della Legge Regionale 14/2016 rappresenta un momento di svolta straordinario nel ciclo dei rifiuti con il passaggio dalla gestione comunale alla gestione associata e la rivoluzione é proprio questa” afferma Antonio Mirra sindaco di Santa Maria Capua Vetere nonché presidente dell'Ente d'Ambito di Caserta: “Non si ragiona più in termini di sindaco, ma in termini di ente. Il servizio integrato dei rifiuti é colto da un punto di vista di ambito territoriale ottimale. È una sfida significativa la cui responsabilità é in capo ai sindaci chiamati a ragionare in termini solidali. Il tema della raccolta differenziata sarà focale e necessita di un'opera di sensibilizzazione per arrivare a percentuali ben più alte di quelle odierne ed il tema dell'impiantistica deve superare la politica del 'no' poiché si possa giungere alla piena autonomia”. 

Per consentire l'avvio del progetto il territorio dei 104 Comuni aderenti é stato suddiviso in sub-ambiti territoriali dove fosse più semplice coglierne le differenze e creare su misura un servizio di gestione dei rifiuti efficiente. Una ricetta, in parte, già vissuta in passato coi Consorzi rifiuti formati da più comuni che non ha dato però risultati eccelsi. “Una corretta gestione dei rifiuti passa attraverso un'assunzione di responsabilità politico-amministrativa come stanno facendo i sindaci della Provincia di Caserta in attuazione della legge 14/2016” ha affermato Fabio Costarella del Conai. “In Italia e nel Centro Sud rimangono situazioni di estrema criticità nella valorizzazione dei rifiuti raccolti in modo differenziato. La missione del Conai é garantire il bio-riciclo ed il recupero ovvero far sì che tutto ciò che i Comuni raccolgano in modo differenziato e conferito poi ai consorzi di filiera sia avviato a corretto riciclo e recupero. L'impegno del Conai in aree in ritardo prevalentemente concentrate nel Centro-Sud é focalizzato al supporto tecnico ed economico ai per un'efficiente raccolta dei rifiuti in particolare quelli di imballaggio. Il contributo apportato al progetto non é solo quello di mappatura e ricognizione del territorio ma la stesura di un documento progettuale che tiene conte delle diversità territoriali perché un sistema di raccolta creato per un luogo non è detto che possa andar bene per un altro”. 

L'obiettivo finale dei lavori é la consegna di un piano industriale a 360 gradi legando al piano dei servizi anche la tipologia d'impianto che occorrono  e metterla a sistema creando un'economia di scala. “Occorre creare un cambio di paradigma arrivando ad una gestione associata - afferma Carlo Marino presidente dell'assemblea dei sindaci dell'Ente d'Ambito di Caserta - bisogna creare impianti in questa provincia che trattino il rifiuto in loco, non rivolgendosi altrove. Se i rifiuti vengono raccolti e poi trasportati altrove per il riciclo é evidente per la comunità le economie non ci sono. Occorre che si crei un modello vincente nel ciclo integrato dei rifiuti affinché possa diventare un modello sociale d'elité, un 'modello Campania' da cui prendere esempio”. 

Rendere i Comuni capaci di un'autogestione o autosufficienza nell'impiantistica questa é la scommessa. “Il riutilizzo dei materiali e la corretta raccolta differenziata devono avere come fine un risparmio per la popolazione, non gravare più in termini di tariffe - sottolinea Agostino Sorà direttore generale dell'Ente d'Ambito di Caserta - il vero risparmio potrà avvenire con una gestione accentrata eliminando la parcellizzazione delle tariffe in capo ai Comuni e gestire l'impiantistica in modo ottimale”.

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