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Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità Capodrise

Minoranza contro il sindaco: "Un disastro dopo l'altro"

Gli esponenti di 'Alleanza' criticano Negro: "Oggi il sindaco amministra con un esecutivo dimezzato, senza una maggioranza in Consiglio e avendo perso ogni connessione con la volontà popolare e con le forze politiche"

Il gruppo Alleanza per Capodrise interviene nella vicenda del volantino anonimo recapitato al sindaco Vincenzo Negro e all'assessore Luisa D'Angelo ed esprime solidarietà e vicinanza umana ad entrambi, confidando "nel lavoro degli inquirenti e speriamo che si arrivi presto all’individuazione del o dei responsabili di un gesto di una viltà inaudita".

Al tempo stesso però i consiglieri Argenziano e Belfiore affermano: "Stigmatizziamo il tentativo puerile di Negro di accostare le illazioni di carattere prevalentemente personale contenute in questo e nei volantini precedenti alla crisi amministrativa. Se il sindaco ritiene di possedere elementi concreti che configurino una regia politica dietro alla campagna diffamatoria di cui è destinatario insieme a D’Angelo, la smetta di fare la vittima sui social network e corra dalle forze di polizia a riferire ciò che sa. La crisi amministrativa che sta paralizzando Capodrise è frutto della manifesta incapacità del sindaco a svolgere il ruolo che le elettrici e gli elettori gli hanno attribuito. La conferma è arrivata, a più riprese, non dall’opposizione, bensì dai consiglieri comunali che si sono candidati nella sua lista e che oggi denunciano l’arroganza di Negro, che non sa cosa significhi l’ascolto e la condivisione".

E aggiungono: "Nulla di nuovo, per quanto ci riguarda. Nel rispetto dei ruoli, gli abbiamo sempre teso la mano; abbiamo cercato di metterlo in guardia da azioni, atti e procedure che confliggevano con la legge; gli abbiamo segnalato disservizi, disagi e lamentele, proponendogli, ogni volta, soluzioni per risolverli. Ma il sindaco alla dialettica democratica ha preferito l’offesa personale, la demonizzazione dell’avversario e finanche la rissa. I risultati sono sotto gli occhi di tutti; in meno di due anni Negro e il suo 'cerchio tragico' hanno collezionato un disastro dopo l’altro. Un’escalation di fallimenti che non ha precedenti nella storia di Capodrise".

I due esponenti di Alleanza per Capodrise citano anche alcuni esempi dei risultati negativi raccolti dal sindaco: "La sconfitta al Consiglio di Stato, per un avviso pubblico infarcito di illegittimità, ha riportato al punto di partenza la riqualificazione del campo sportivo Sant’Andrea; a fronte di quasi un milione di euro spesi, della ricostruzione della scuola elementare “Elpidio Jenco” restano i proclami, ma la campagna elettorale è finita da un pezzo; per la riqualificazione dell’area ex Carrefour è stata scelta una procedura speculativa che risponde a logiche clientelari, con il rischio di un danno erariale che ricadrà su quegli amministratori che hanno sostenuto in buona fede l’operazione; il Tar Campania ha bocciato l’iter di approvazione del Rendiconto 2021, accogliendo il ricorso presentato dalla minoranza; per il Rendiconto 2022 il Prefetto ha dovuto commissariare la giunta, risultata non in grado di approvarlo entro i termini di legge; il disavanzo d’esercizio, solo nell’ultimo anno, è cresciuto di 2 milioni di euro, senza nessun controvalore in termini di servizi offerti al cittadino, al netto della mensa scolastica; è stato impedito ai giovani di Capodrise di partecipare ai concorsi pubblici per la copertura di tre posti da impiegato comunale a tempo pieno e a contratto a tempo indeterminato; il 3 luglio il sindaco si è dimesso perché, parole sue, non sussistevano più i presupposti e le condizioni politico-amministrative per portare avanti l’incarico e il 21 luglio le ha ritirate, senza aver risolto un bel niente; il 1° agosto l’assessora Luisa D’Angelo ha annunciato su Facebook di aver denunciato il capogruppo di maggioranza Michele Di Paolo; la Corte dei Conti, nella delibera pubblicata il 4 agosto, ha rilevato nei conti pubblici di Capodrise 'irregolarità contabili e finanziarie che potrebbero pregiudicare gli equilibri economico-finanziari del Comune'; l’11 agosto l’assessore e vicesindaco Nicola Cecere e l’assessora Margherita Nero, 'per assenza di condivisione, di confronto e di dialogo', si sono dimessi dalla giunta".

Quindi concludono: "Oggi, il sindaco amministra, si fa per dire, con un esecutivo dimezzato, senza una maggioranza in Consiglio comunale e avendo perso ogni connessione con la volontà popolare e con le forze politiche che hanno determinato la sua elezione; e, quando manca la politica, amministrare diventa solo un esercizio di gestione dannoso per la comunità. Questi signori sono un danno per la città. Un tempo a Capodrise vigeva il primato della morale e del bene comune; vivevamo in una comunità in cui le legittime ambizioni personali erano comunque subordinate alle necessità di un popolo. Tutto questo è stato spazzato via dall’attaccamento alle poltrone, dal delirio di onnipotenza e dalla sete di potere. E' ora che Capodrise ritorni alla politica, prima che sia troppo tardi".

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