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Venerdì, 29 Marzo 2024
Attualità San Tammaro

San Tammaro in ginocchio per il maltempo, D’Angelo: “Colpa dei lavori fatti male”

Scala annuncia battaglia: “Intervengano magistrature e Corte dei Conti”

Venerdì 3 agosto, ore 15 circa. Un breve ma intenso nubifragio si abbatte su San Tammaro. Mezz’ora buona, una bomba d’acqua e subito alcuni video sono diventati virali. Video che ritraggono Corso Capitelli, l’innesto con la Nazionale Appia, via Bovienzo completamente allagati, e di lì a poco altri video, altrettanto virali, che portano in primo piano i residenti delle strade indicate a spazzare l’acqua che è entrata copiosa nelle loro case.

“E’ un intervento che non avrei mai voluto fare - spiega il capogruppo consiliare di LeAli per San Tammaro Vincenzo D’Angelo - Non avrei voluto fare perché ho denunziato lo scempio di lavori fatti male negli anni passati anticipando che al primo acquazzone sarebbero stati problemi. E così è stato. Un corso principale, via D. Capitelli, costato soldi, tanti soldi alla collettività e questi sono i risultati, che avevamo anticipato negli articoli denuncia del tempo. E siamo stati profeti in patria. E’ bastata mezz’ora di pioggia e San Tammaro è andato in tilt. E pensare che erano state appena pulite le caditoie. Immaginiamo cosa sarebbe successo in caso contrario. Mai ricordo che ci sono stati allagamenti prima di aver ristrutturato via Capitelli. Gli allagamenti si sono manifestati appena dopo fatto i lavori. Segno che qualcosa è stato fatto male”.

D’Angelo è determinato nel suo “je accuse”. “Denunciammo la mediocrità dei lavori effettuati dall’allora amministrazione Cimmino, formata da molti amministratori ancora in carica in maggioranza ed in opposizione. Lavori che oggi si sono confermati non mediocri ma pessimi visto i risultati che i video divenuti virali e che hanno fatto il giro del mondo hanno dimostrato. Lavori fatti mali ma pagati con i soldi pubblici. Il risultato è che è bastata mezz’ora di pioggia battente e San Tammaro è andata in tilt”.

Sul punto interviene molto determinato anche il consigliere comunale di LeAli per San Tammaro Errico Scala. “Le denunce a mezzo stampa hanno lo stesso valore di una denuncia fatta agli organi competenti. Invito la magistratura a verificare i lavori svolti e la Corte dei Conti a verificare responsabilità in capo agli amministratori ed ai tecnici del tempo. Non è concepibile che un’opera pubblica realizzata appena pochi anni fa ha richiesto manutenzione continua e costosa e non ha risposto alle richieste di dotare il paese di un sistema fognario almeno sufficiente.  I cittadini hanno diritto di conoscere nomi e cognomi dei responsabili di queste spese inutili visti i risultati ed hanno diritto ad essere indennizzati per i danni recati alle loro proprietà da una politica scellerata ed incapace di risolvere i problemi del paese”.

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