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Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità Carinaro

Allagamenti a ogni temporale: 4 sindaci invocano interventi

I Comuni di Carinaro, Cesa, Gricignano d'Aversa e Succivo chiamano in causa la Regione Campania

Le bombe d’acqua di fine estate e di queste prime settimane d’autunno hanno riportato a galla un problema atavico per i comuni di Carinaro, Succivo, Gricignano e Cesa: l’alveo Annarosa. L’esondazione del collettore, ormai, non avviene più solo con eventi piovosi eccezionali, ma ad ogni temporale.

Il tutto è dovuto al continuo ampliamento del bacino di influenza di captazione delle acque meteoriche del collettore, nonché per problematiche locali riscontrate come crolli di sponde, pendenze eccessive senza salti di quota e restringimenti. I continui allagamenti stanno interessando il centro storico dei rispettivi comuni, ma anche i centri abitati, come via Piave a Carinaro, le strade di accesso dalla base US Navy di Gricignano, le campagne del territorio di Succivo. Fenomeni divenuti insostenibili per i disagi alla circolazione e per i danni arrecati al manto di asfalto e alle abitazioni continuamente inondate.

Per questo motivo i sindaci Nicola Affinito (Carinaro), Salvatore Papa (Succivo), Vincenzo Santagata (Gricignano) e Vincenzo Guida (Cesa) hanno inviato una nota alla Regione Campania per chiedere provvedimenti urgenti. La competenza del tronco fognario da manutenere, spiegano i sindaci, “è della Regione Campania, come prevede la Legge Regionale n. 16 del 12.08.1988, mancando formali consegne del tronco all’EIC e/o al Consorzio di Bacino del Volturno”.

Nel 2019 l’Ente di Palazzo Santa Lucia ha provveduto con l’intervento alla disostruzione del partitore, e ad un taglio della vegetazione nel canale di sfogo, non essendo cementato risulta oggi nuovamente ostruito dalla vegetazione che impedisce il deflusso delle acque verso i regi lagni. Le fasce tricolori chiedono “l'intervento ad horas volto a capire tramiti rilievi, anche di video ispezioni, l’effettivo bacino di influenza dello stesso; cosa è cambiato negli ultimi anni come nuovi innesti che provocano allagamenti anche ormai con eventi non straordinari di pioggia; per la manutenzione dell'alveo nei punti in cui le sponde sono franate, con lo studio di vasche di laminazione volte a scongiurare eventuali danni irreparabili a cose e pericolo per la pubblica e privata incolumità per la cittadinanza”.

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