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Attualità Maddaloni

Stop della consulta provinciale all'accorpamento di 2 scuole

Parere negativo alla scelta del sindaco. Incombe il ricorso al Tar

Il piano dimensionamento scuole, approvato con delibera di giunta di Maddalena, che  già nei giorni scorsi aveva ricevuto il netto dissenso da parte dei Dirigenti Scolastici dell’Istituto comprensivo “Settembrini”, la professoressa Tiziana D’Errico, e dell’istituto Comprensivo Maddaloni 2-Valle, la professoressa Rosa Suppa, oltre che del sindaco di Valle di Maddaloni Buzzo e di numerosi tra genitori, alunni ed insegnanti, nella giornata di lunedì ha subito un altro stop dalla consulta della Provincia di Caserta, che ha espresso parere negativo sulla sua approvazione. 

Sul punto, il Consigliere Comunale del gruppo “Maddaloni è green”, Michele Russo: "Nella mattinata di oggi, in rappresentanza del gruppo “Maddaloni è green", ho incontrato la professoressa Tiziana D’Errico, dirigente dell’Istituto Comprensivo “Settembrini”, per discutere delle problematiche scaturenti dal nuovo Piano di dimensionamento, il quale si pone totalmente in contrasto con quanto disposto dal TAR, che già nel 2017 aveva provveduto a scorporare da questa scuola i plessi “San Domenico” e di “Via Cancello”, per mancanza di continuità territoriale. Il nuovo Piano di dimensionamento non si attiene minimamente ai principi guida dettati dalla Regione non rispettando in alcun modo il suddetto principio di continuità territoriale. In effetti è impensabile che l’I.C. Settembrini possa essere stato accorpato con gli istituti di Valle di Maddaloni, essendo i due istituti distanti circa 10 km. Non a caso la Provincia e la quasi totalità delle rappresentanze sindacali maggiormente rappresentative sul territorio hanno sancito l’inadeguatezza del nuovo Piano di dimensionamento, che prevede l’accorpamento dei predetti istituti. Ci duole quindi constatare che, ancora una volta, l’Amministrazione comunale pone in essere atti unilaterali che altro non fanno che mettere a rischio il diritto all’istruzione degli studenti della nostra comunità, oltre a creare numerosi disagi al corpo insegnanti e a tutto il personale scolastico, non curandosi delle oggettive difficoltà che possono scaturire da un atto deliberativo adottato con superficialità. Pertanto, riteniamo che sia necessario che in tempi brevissimi l’Amministrazione riveda con coscienza e competenza, coinvolgendo nella redazione del nuovo Piano tutte le parti interessate, disponendo un riequilibrio generale degli accorpamenti degli istituti scolastici in rispetto dei criteri fissati dalla Regione. È giusto precisare che in mancanza di adeguamento del Piano si corre il serio rischio di veder da un lato crescere il contenzioso del Comune da parte degli istituti lesi, che sicuramente ricorreranno alle autorità competenti e, dall’altro, di veder avocato il potere di disporre il piano di dimensionamento all’ Amministrazione, in favore di enti sovracomunali».

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