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Russo: 'Ho scelto di disertare incontro con Ministro, per Regioni rubinetti a secco'

Napoli - "Ho scelto di disertare l'incontro previsto oggi a Roma tra gli assessori regionali alle Politiche sociali ed il ministro Sacconi. Rispetto la persona ed il politico accorto ed avveduto ma non posso sopportare la linea di questo governo...

"Ho scelto di disertare l'incontro previsto oggi a Roma tra gli assessori regionali alle Politiche sociali ed il ministro Sacconi. Rispetto la persona ed il politico accorto ed avveduto ma non posso sopportare la linea di questo governo, che ha scelto con troppa superficialità di chiudere i rubinetti alle Regioni su un fronte così delicato come quello del welfare". A dichiararlo è l'assessore regionale all'Assistenza sociale della Campania, Ermanno Russo.
"In linea con il presidente Caldoro – prosegue Russo –, avevo già espresso la mia posizione critica rispetto alla manovra economica, eccessivamente severa con le famiglie. Credo che in presenza di provvedimenti così perentori, gli incontri servano a poco. Non prendo parte a riunioni per piangerci addosso".
"Servono atti coraggiosi da parte dell'Esecutivo nazionale – spiega Russo –, che deve comprendere come l'assistenza alle fasce deboli sia una priorità anche in periodo di crisi economica strutturale ed anche in coincidenza di manovre correttive finalizzare a ridurre il deficit pubblico. Non è qui che bisogna tagliare, gli sprechi sono altrove. Dico ciò, pur riconoscendo ed apprezzando l'impegno di un ministro, il senatore Sacconi, che si è sempre mostrato disponibile al dialogo ma che, tuttavia, è egli stesso vittima di una linea di governo fuorviante, incline a preferire i calcoli ragionieristici alle priorità sociali".
Quindi l'assessore ricorda: "Dopo la riduzione del 47%, rispetto al 2010, del Fondo Nazionale Politiche sociali, il mancato rifinanziamento del Fondo per le non Autosufficienze, il dimezzamento dei Fondi per la Famiglia, la scure del Governo ora si è abbattuta sulle agevolazioni fiscali per i nuclei familiari e sui bonus per i servizi assistenziali. Insomma, il rischio è che tutto ciò che oggi è catalogabile come 'sociale' finisca per sparire, con effetti che – a ragione – il presidente Caldoro ha definito devastanti per le Regioni del Sud".
Infine, Russo conclude: "Abbiamo indirizzato la nostra azione amministrativa in questo primo anno di giunta di centrodestra verso la razionalizzazione della spesa sociale, dando precedenza assoluta ai livelli essenziali delle prestazioni. Ci rendiamo però conto che questo non può bastare. Non basta neanche più essere virtuosi, in assenza di risorse i comportamenti, per quanto virtuosi siano, rischiano di rivelarsi vani. Rivolgo un appello a tutte le forze politiche presenti in Consiglio perché facciano fronte comune con il governo regionale in aula per cercare di individuare nelle pieghe del pur disastrato bilancio regionale, su cui grava un'eredità pesantissima lasciataci dalle passate amministrazioni, fondi e risorse per evitare di cancellare la parola 'sociale' dalla nostra regione".

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