Arrivano sul litorale 24 immigrati sbarcati a Lampedusa

La cooperativa sociale 'Santa Croce' con sede a Castellammare di Stabia ha ospitato presso la sua struttura a Cellole ventiquattro cittadini extracomunitari sbarcati circa cinque mesi fa a Lampedusa. Gli immigrati sono arrivati questo pomeriggio nella cittadina litoranea. Il sindaco di Cellole, Aldo Izzo, nonostante le sollecitazioni insistenti presso la Prefettura di Caserta non è riuscito nel suo intento, visto che la cooperativa ha partecipato deliberatamente al bando pubblico aggiudicandosi l'affidamento per cinque mesi dei ventiquattro immigrati. Il sindaco Izzo, accompagnato dalle forze dell'ordine, ha partecipato in prima persona al presidio presso la struttura. L'arrivo degli immigrati non è stato accolto favorevolmente dalla maggior parte dei cittadini cellolesi e dai residenti della zona in particolare. La stessa amministrazione comunale nella persona del sindaco Izzo, del presidente del consiglio comunale, Augusto Verrico e del consigliere di opposizione Umberto Sarno, giunti sul posto, hanno mostrato il loro disappunto, ma questo non ha cambiato lo stato delle cose. "Nonostante le nostre proteste, l'unica cosa che siamo riusciti ad ottenere è stata quella di 'preservare' Baia Domizia. La Prefettura nei vari incontri delle scorse settimane ci aveva offerto solo questa garanzia ed ha mantenuto la parola. Ma non possiamo opporci alla volontà e alle decisioni di organi di gran lunga superiori all'amministrazione comunale- ha dichiarato il sindaco Izzo oggi pomeriggio-. L'unica cosa che possiamo fare è cercare di garantire la sicurezza pubblica, tranquillizzare i cittadini e fare in modo che i ventiquattro immigrati che sono giunti a Cellole possano disporre dei beni di prima necessità e non vivere in condizioni pietose". Non sono mancati i momenti di forte tensione tra lo stesso sindaco, i cittadini e i tre operatori sociali della 'Santa Croce'. "Non possiamo neppure farci la guerra tra di noi, perché così peggioriamo solo le cose", ha proseguito il sindaco Izzo. "Anche se sinceramente questa cooperativa non la conosco, non ha mai operato sul nostro territorio e senza avvisarci ha partecipato al bando pubblico e ha fatto arrivare a Cellole gli immigrati. Avremmo voluto quantomeno essere avvisati, visto che io l'ho saputo solo nel primo pomeriggio e soprattutto non capisco per quale motivo da Castellammare di Stabia ha scelto proprio Cellole per operare in tal senso". Il primo cittadino ha dovuto constatare con amarezza che la struttura per quanto sia grande al momento non presenta alcuna comodità per i ventiquattro stranieri, tutti giovani e molti dei quali senza neppure i documenti. Il sindaco, infatti, ha effettuato un sopralluogo e ha appreso che gli immigrati non hanno al momento a disposizione tavolo e sedie per consumare un pasto, non hanno acqua calda, non hanno coperte e non hanno cuscini. Inoltre non ci sono abbastanza letti per tutti. In ogni stanza, infatti, che ospita quattro persone vi sono solo tre brande. "Una disorganizzazione totale. Mi chiedo come si possa partecipare ad un bando di questo genere attraverso il quale si percepiscono non pochi euro per ogni immigrato ospitato, e non mettere a disposizione le suppellettili e i servizi di prima necessità". Dal suo canto la cooperativa, attraverso gli operatori, ha fatto sapere che avrebbe appreso solo nella giornata di giovedì di essersi aggiudicata il servizio e di non aver avuto il tempo materiale per organizzare il tutto. Ma ha garantito che quanto prima gli immigrati saranno sistemati al meglio. Il sindaco, comunque, ha preferito trascorrere la notte proprio sul posto presidiando la zona con un vigile urbano del comando di polizia municipale, per rassicurare anche i residenti della zona.