Mozzarella, Lopa: 'Grave atteggiamento Pd campano!

Preocuppazioni per il comparto, sono state espresse dal Dirigente del Dipartimento delle Politiche Agricole e Agroalimentari di AN-Popolo delle Libertà. Non è pensabile stoccare il latte non consegnato, ribadisce l'esponete del partito di Fini, in quanto in Campania non esistono strutture di conservazione sufficienti, e che il latte eventualmente stoccato non potrà essere utilizzato per produrre mozzarella di bufala campana d.o.p. Il perdurare della sospensione delle attività di allevamento e di caseificazione, debba seguire e non precedere l'accertamento della presenza di diossina nel latte e/o nella mozzarella attraverso i controlli ai quali, sono certo, che né gli allevatori né i caseifici intendono sottrarsi. Questo provvedimento, potrebbe essere un colpo mortale ad un settore trainante dell'economia regionale, mettendo a rischio la sussistenza di centinaia di aziende e di migliaia di famiglie che traggono il proprio reddito da questo comparto. Vanno incentivati e incrementati i controlli , mai come ora il comparto è controllatissimo. Con lo stop delle vendite il rischio è che neanche le aziende più grandi potranno reggere un colpo del genere, con possibili ricadute occupazionali. Tale provvedimento, spiega l'esponente del partito di Fini, doveva solo prevedere analisi a tappeto sugli allevamenti e sui caseifici per rilevare nel latte e nel prodotto finito la presenza di diossina. Le analisi, che sono in corso in questi giorni, ha ribadito l'esponente della Destra Sociale, nei laboratori di Teramo, Brescia, Roma e dell'Istituto zooprofilattico del Mezzogiorno, fanno una media di entrambe le sostanze inquinanti che non superano complessivamente i sei picogrammi per grammo. Siamo ad un allarmismo infondato. Ma grave è l'atteggiamento di alcuni consiglieri regionali del PD Salernitano, che propongono di sostituire il marchio Dop Campania con un Dop di Battipaglia-Paestum. Mortificante, ha concluso Lopa, il secessionismo salernitano del PD, nei confronti degli allevatori e contadini casertani che non solo s'ammalano per le sostanze tossiche e rischiano il lavoro ma si trovano anche sul banco degli imputati.