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Uttaro, 500 persone allassemblea pubblica

San Nicola la Strada - Grande successo dell’assemblea pubblica svoltasi domenica pomeriggio nel piazzale della Chiesa dello Spirito Santo a San Marco Evangelista. 500 e più cittadini ed i parroci di San Nicola La Strada, don Oreste Farina, e di...

Grande successo dell’assemblea pubblica svoltasi domenica pomeriggio nel piazzale della Chiesa dello Spirito Santo a San Marco Evangelista. 500 e più cittadini ed i parroci di San Nicola La Strada, don Oreste Farina, e di San Marco Evangelista, don Pasquale Scalera, hanno partecipato attivamente, prendendo anche la parola per testimoniare la presenza della Chiesa a fianco dei fedeli e della collettività tutta in un gravissimo disastro ambientale qual è quello causato dalla discarica Lo Uttaro. Oltre ai parroci presenti numerosi componenti dei Comitati di San Nicola, San Marco e Caserta, Antonio Roano, Nicola Tiscione, Giovanna Maietta, Pasquale Costagliola, Alessandro Gallo, Antonio Ferraiuolo. “Il sindaco Vincenzo Zitiello” – ha affermato Antonio Roano, l’emblema della lotta alla discarica Lo Uttaro – “non ha mai fatto nulla contro la discarica. Quando venni a trovarlo a marzo disse che avrebbe fatto ricorso al Tar della Campania, fece approvare una delibera comunale a tale proposito, ma, poi, non ne ha fatto più nulla. Il sindaco” – ha aggiunto Roano – “ha due volte tradito: una prima volta la città ed una seconda volta il Giuramento di Ippocrate che ha fatto quando è diventato medico ed avrebbe dovuto proteggere sempre la salute dei cittadini. Chiedo ai cittadini di San Marco di partecipare in massa alle sedute del Consiglio comunale perché è il primo gradino della democrazia partecipativa. Invece, qui, si vedono solo consigli comunali con la sola presenza dei consiglieri”. “C’è bisogno di una nuova e più capillare mobilitazione delle genti contro il perdurante ingannevole uso della discarica Lo Uttaro” – ha invece affermato Nicola Tiscione, ex sindaco del Comune di San Nicola. Con l’apertura a tutti i costi della discarica” – ha aggiunto Tiscione, che in questa sua battaglia ambientalista in favore della collettività non è stato supportato dagli esponenti della Margherita, il suo partito – “si è calpestato la legge, la Costituzione ed i diritti inviolabili della persona e del diritto sacrosanto alla salute. Con l’apertura ed il prosieguo dello sversamento illegale di rifiuti” – ha proseguito – “è stato violato anche quanto previsto dall’Agenda 21 e dal trattato di Aalborg, ovvero il coinvolgimento delle realtà locali nelle decisioni che interessano i loro territori. Ricordo” – prosegue – “che gli esponenti di questo governo di centrosinistra erano rimasti inorriditi di fronte ad un comportamento simile tenuto da Berlusconi in occasione del MOSE di Venezia o del Ponte sullo Stretto o ancora della TAV in Val di Susa”. Don Pasquale Scalera ha messo l’accento sul fatto “…da una decina d’anni mi batto per un ambiente più sano. Tutti conoscono i danni che ha causato la discarica Migliore Carolina sul territorio cittadino e nessuno meglio di me lo sa”. Infatti, la mortalità per tumore a San Marco ha assunto aspetti spaventosi, non passa giorno che don Pasquale non debba officiare qualche rito funebre causato dal cancro. E' stata poi la volta di Giovanna Maietta, che ha posto l’accento sulla fase processuale, del dottor Alessandro Gallo che ha assicurato la sua volontà a lottare perché la discarica Lo Uttaro venga chiusa definitivamente. Anche Pasquale Costagliola è intervenuto ricordando le brutture e l’illegalità posta a base dell’apertura della discarica. Ora tutti gli occhi sono puntati alla manifestazione presso l’Amministrazione provinciale di Caserta, dove gli avvocati dei comitati raccoglieranno le denunce dei cittadini per pagare di meno la Tarsu.

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