Santillo su impianto di riciclaggio di Colfelice

"In riferimento agli articoli pubblicati sui quotidiani casertani domenica 23 settembre, circa la decisione di dieci comuni di non aderire agli ATO e di sversare i propri rifiuti prodotti a Colfelice, desidero con il presente comunicato fare alcune precisazioni.
Circa la decisone di conferire i rifiuti nell’impianto di raccolta e di riciclaggio di Colfelice, in provincia di Frosinone, intendo precisare che, in base ad un accordo interregionale, è impossibile conferire i rifiuti in una regione diversa da quella ove questi sono stati prodotti.
Inoltre, in base al decreto legge n. 245 del 30/11/2005, i comuni debbano in via esclusiva affidare il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti ai Consorzi di Bacino. Non si capisce quindi come dieci Sindaci, alcuni di comuni facenti parte il bacino del Consorzio CE/1, possano decidere deliberatamente ed in modo così plateale, di infrangere la legge e successivamente di autoescludersi dagli ATO per la gestione integrata dei rifiuti. Ciò risulta ancora più difficile da comprendere visti gli ottimi risultati ottenuti dai comuni facenti parte la Comunità Montana “Monte Santa Croce” di Roccamonfina ed il bacino del Consorzio CE/1. Un esempio lo sono comuni come Presenzano, Marzano Appio e Tora e Piccilli, nei quali il Consorzio CE/1 effettua direttamente il ciclo integrato dei rifiuti, raggiungendo, così come negli altri comuni serviti, soddisfacenti livelli di raccolta differenziata.
Affinchè si vada verso una normalizzazione dell’emergenza che attanaglia il settore rifiuti nella Regione Campania, è, a mio parere, necessaria una collaborazione continua tra comuni, Enti e altre istituzioni operanti sul territorio. Solo creando sistema ed una proficua sinergia tra i vari operatori si può raggiungere quello che deve essere l’unico obiettivo finale: la salvaguardia del cittadino e dell’ambiente."