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Regione: Giunta approva Piano del Parco Troiano

Napoli - Ancora un altro sì, e poi il Piano del Parco diverràfinalmente operativo. Lapprovazione in sede di Giuntaregionale, laltro giorno, rappresenta un altro passo inavanti nel percorso burocratico del progetto chefinalmente darà regole certe...

Ancora un altro sì, e poi il Piano del Parco diverràfinalmente operativo. Lapprovazione in sede di Giuntaregionale, laltro giorno, rappresenta un altro passo inavanti nel percorso burocratico del progetto chefinalmente darà regole certe alla gestione e allasalvaguardia della natura. Il Piano del Parco è infatti lostrumento di pianificazione che, una volta operativo,allinterno del perimetro dellarea protetta sostituiràtutti gli altri strumenti di pianificazione, compresiquelli dei Comuni, della Provincia e della Regione. Ildialogo era stato avviato tempo fa nellottica dellaintegrazione e della collaborazione: adesso manca sololapprovazione del Consiglio regionale per dare il viaalla operatività del Piano.
«Coniugare protezione ambientale e della biodiversità persviluppo compatibile si può e si deve» dice AmilcareTroiano, che prosegue: «In questa terra si intrecciano unacultura millenaria, una economia tradizionale, una naturaspettacolare. E' proprio per difendere questo patrimoniounico al mondo che nel 1995 è nato il Parco Nazionale delVesuvio: la più grande sfida che lo Stato, attraverso ilMinistero dellAmbiente, ha voluto lanciare in unterritorio che per anni è stato mortificato da sceltescellerate fatte da chi del Vesuvio non ha saputointerpretare la vocazione, lidentità e la specificità.Sono poche le aree protette che si sono dotate di unproprio strumento di pianificazione. Se per il ParcoVesuvio è stato possibile, lo si deve anche allimpegnodellassessore Cundari e del Governatore Bassolino. Quellodel Vesuvio è tra i Parchi più piccoli dItalia ma, altempo stesso, è quello più antropizzato al mondo.Lobiettivo - prosegue Troiano - è quello di trasformareil Vesuvio da rischio a risorsa; quello di proteggere ilvulcano più famoso del mondo ed, al tempo stesso,valorizzare al massimo lattrazione esercitata dalle suepeculiarità non solo strettamente vulcanologiche, ma anchenaturalistiche e che ne costituiscono la riccabiodiversità. La nostra è unarea protetta che può essereconsiderata uno scrigno di gioielli incastonati in unautentico monumento ambientale, la cui cornice storica eculturale lo fa divenire un luogo di bellezzaineguagliabile».A intervenire è anche Pasquale Raia, responsabile dellearee protette per Legambiente Campania: «Salutiamopositivamente la decisione della Giunta regionale che vanella direzione della operatività. Pianificazione econtrollo sono gli strumenti del Piano del Parco, e ilPiano del Parco è a sua volta lo strumento che fornisceregole certe ad un territorio che per anni non ha avutonorme per la salvaguardia della natura. Da questo punto divista il Parco ha dato una lezione a molti enti: in pocotempo si è dotato di un Piano tanto importante quando cisono Comuni che da anni non hanno un progetto urbanistico.Lauspicio - conclude Raia - è che il Consiglio regionaleapprovi il Piano in tempi stretti: un atto concretofinalmente sostituisce anni di parole inutili».A Legambiente risponde lassessore regionaleallurbanistica Gabriella Cundari: «Purtroppo la nostraburocrazia non ha tempi europei. Ciò non significa chesaremo costretti ad attendere troppo, anzi: mi impegneròpersonalmente affinché il Consiglio si riunisca presto.Quello del Vesuvio è un Parco anomalo, sia sul frontedella urbanizzazione sia sul fronte delle illegalità chequalcuno si ostina a compiere: è interesse di tutti noiquello di mettere fine a questo scempio con regole certe».
I cinque Progetti strategici del PianoPer guidare la valorizzazione e la riqualificazione delParco con programmi e progetti concreti, il Piano prevedela realizzazione di cinque progetti strategici: Larisalita storica di Ercolano lungo il tracciato del trenoa cremagliera, Verso il ciglio attraverso il Casamale,La via dellacqua di Ottaviano, Da Pompei al craterelungo la strada Matrone ed Il Museo forestale egeologicodel Somma e del Vesuvio, ai quali se ne aggiunge un sestoper il recupero di alcune Ville storiche a Torre delGreco.

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