Operatori casertani dell'agricoltura in agitazione: al via assemblee
Caianello - Si sono tenute martedi 24 e giovedi 26 due assemblee, una a Caianello chiamando le rappresentanze nord-est di Terra di Lavoro, e l'altra a CastelVolturno di tutta la parte ovest del Piano Campano, per valutare la situazione di crisi...
Si sono tenute martedi 24 e giovedi 26 due assemblee, una a Caianello chiamando le rappresentanze nord-est di Terra di Lavoro, e l'altra a CastelVolturno di tutta la parte ovest del Piano Campano, per valutare la situazione di crisi nei campi e quali iniziative intraprendere insieme alla mobilitazione agricola meridionale accesa con i FORCONI di Sicilia e di Sardegna.
I punti centrali di tutta la mobilitazione centro-meridionale, relativi al caro gasolio,alle accise e alla sospensione temporanea delle scadenze debitorie e previdenziali, in particolare riferite a Equitalia,al fine di fare il punto sulla disastrosa condizione economica dell'agricoltura italiana,unificano anche Caserta,il Piano Campano e tutta la Regione Campania.
In particolare è stato osservato e valutato come da noi,la gravità della crisi trova conferma della condizione disastrosa e contraddittoria per l'evidente dominio della speculazione nella commercializzazione e trasformazione, in quanto tre prodotti strategici, unici in Italia e nel mondo, dove tutti si sciacquano la bocca nella decantazione propagandistica che poi rimane solo tale, quali Mozzarella di Bufala,mela Annurca e tabacco Burley Casertano, stanno vivendo la stessa sorte degli ortaggi e le altre produzioni agricole.Un litro di latte di bufala viene pagato da 1,05 a 1,10 € alla pari di un litro di gasolio con l'accisa ridotta per l'agricoltura; la mela Annurca giace invenduta nei frigoriferi perché al massimo si pretende di pagarla 35 centesimi e al massimo 70 per i "fioroni" che rappresenta una produzione di eccellenza di pochissime quantità; il decantato tabacco Burley casertano con cui la Philip Morris fa Marlboro,Merit ecc. ha raggiunto quote miserabili di 160 € quintale nonostante per produrlo ne occorrono 185€.E' effettivamente un disastro e gli agricoltori non possono stare fermi, non solo per se stessi e per il settore ma per il futuro dell'intera economia nazionale e di intere Comunità nelle miglia di nostri piccoli comuni.
Caserta,Il Piano Campano,l'Acerrano,il Giuglianese, non possono non muoversi.Qualche primo piccolo risultato incomincia a venire avanti, come l'OdG approvato in Parlamento e fatto proprio dal Governo sulla moratoria, proposta fatta propria anche dal presidente dell'ISMEA in un incontro ieri a Taranto; nella proposta di liberalizzazioni in discussione al Parlamento si fa obbligo ad acquistare le derrate dei prodotti agricoli destinati all'alimentazione tramite contratto scritto e si incentivano i Contratti di Filiera; cosa che apre un nuovo orizzonte nei rapporti interprofessionali agricoltura-commercio-trasformazione. Altra importante decisione quella di non riconoscere alcun aiuto pubblico ai fotovoltaici che coprono terreno agricolo e forestale.Primi fatti significativi che bisogna anche migliorare, ma non bastano. E' necessaria una svolta e occorre una grande nuova unità degli agricoltori e di quanti vivono intorno all'agricoltura o hanno a cuore l'ambiente in cui vivono.Lunedi 30, una folta rappresentanza di agricoltori si recherà in Piazza Vanvitelli dove una delegazione si recherà dal signor Prefetto consegnandogli un documento sullo stato dell'arte e con delle proposte da far giungere a Governo e Regione. Annuncerà anche che in caso di ulteriore sordità l'agricoltura darà vita a forme di lotta assai più incisive.Si allega anche comunicato della FIMA diramato in queste ore rispetto alle prime scelte che s'intravedono sul piano governativo.