rotate-mobile
CasertaNews

CasertaNews

Redazione

Roghi tossici tra Caivano e Marcianise, De Luca: "La situazione non mi convince". Marfella: "Assicurare tracciabilità ed eliminare il sommerso"

Sui roghi tossici che si verificano ancora nell'area a nord della provincia di Napoli e nell'agro tra Marcianise e Caivano, "la situazione non mi convince, ci vuole un piano di interventi rapido e faremo delle riunioni nei prossimi giorni per...

Sui roghi tossici che si verificano ancora nell'area a nord della provincia di Napoli e nell'agro tra Marcianise e Caivano, "la situazione non mi convince, ci vuole un piano di interventi rapido e faremo delle riunioni nei prossimi giorni per questo". Lo ha detto Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania commentando i roghi illegali che vengono accesi ancora in particolare nelle zona di Acerra e Afragola. "Abbiamo firmato - ha detto De Luca a Radio Kiss Kiss - prima dell'estate un protocollo d'intesa con i vigili del fuoco, investendo 500.000 euro per mezzi tecnologicamente avanzati per lo spegnimento dei roghi , ma comincio ad avere seri fastidi, devo capire fino in fondo cosa si fa".

Sulla questione è intervenuto Antonio Marfella: "Il problema “rifiuti” - spiega l'oncologo - va affrontato innanzitutto dalla sua componente ormai ampiamente maggioritaria, e cioè i rifiuti speciali, industriali e tossici , di responsabilità e gestione privata ( ma con controllo pubblico sempre deficitario!) giunti ormai a superare circa i 140 milioni di tonnellate l’anno i legali ampiamente sottostimati, cui si aggiungono, con grave danno alla salute pubblica, gli oltre 30 milioni di tonnellate l’anno di rifiuti speciali (non meno di 2.5 milioni tonn/anno solo in Campania! Circa 6mila tonnellate al giorno!) prodotti in regime di evasione fiscale e quindi da smaltire illegalmente. In Campania le attività produttive di manufatti “a nero” hanno ormai raggiunto e superato per la crisi economica il 47% delle attività complessive (dati DDA 2015) ma giace abbandonata in Parlamento, bloccata al solito dalle lobbies industriali che non vogliono adeguati controlli , la legge, a tutela del marchio, che obbligherebbe tutti i manufatti del settore tessile e pelletteria ( scarpe , borse e vestiti, cioè la principale fonte di scarti per i roghi tossici di Terra dei Fuochi!) ad inserire nei propri manufatti idonei QR CODE in grado di assicurare la tracciabilità e quindi ridurre la quota di produzione “in nero”.

"A Matteo Renzi - ha spiegato il parroco di Caivano Maurizio Patriciello - pochi mesi fa, alla reggia di Caserta dissi: « Presidente, “ Terra dei fuochi” non sono solo le ecoballe di Giugliano. “ Terra dei fuochi” è causata anche dai veleni che sono arrivati dalle regioni del Nord, compresa la tua». Il Presidente annuì. Abbassò lo sguardo e disse: « Lo so, le concerie …». Rivolto, poi, a Vincenzo De Luca, aggiunsi: « Presidente, “ Terra dei fuochi” è anche il risultato delle nostre industrie che lavorano in regime di evasione fiscale. Gli scarti di qualsiasi cosa prodotta in nero, necessitano di essere smaltiti in nero. Questo ormai lo sanno tutti». De Luca pose l’ accento sulla disoccupazione che in Campania è endemica. E che porterebbe ad arrangiarsi. A lavorare in nero. Il problema, quindi, appare insormontabile. « Noi non vogliamo aggiungere disoccupazione a disoccupazione. Vogliamo però che di lavoro nessuno abbia più a morire. A cominciare dai poveri operai. Occorre fare qualcosa. Andare incontro a questi fratelli. Aiutarli a mettersi in regola. Occorre pretendere la tranciabilità di tutto ciò che viene prodotto in Campania» risposi. Con me quel giorno c’erano il dottor Antonio Marfella, l’ avvocato Valentina Centonze e il professor Stefano Tonziello".

Si parla di

Roghi tossici tra Caivano e Marcianise, De Luca: "La situazione non mi convince". Marfella: "Assicurare tracciabilità ed eliminare il sommerso"

CasertaNews è in caricamento